In arrivo fortissimo aumento in busta paga: l’accordo è stato trovato per questa categoria di lavoratori

L’ok atteso e sperato per l’aumento in busta paga è finalmente arrivato: la firma dell’accordo potrebbe giungere già a fine Novembre. 

Se tutto andrà secondo le previsioni, il primo aumento verrà incluso già nella busta paga di Dicembre, ovvero tra solo poche settimane. Nella peggiore delle ipotesi, invece, lo slittamento massimo previsto sarebbe di soltanto un mese, ovvero a partire dal Gennaio 2024. Ma l’ok è arrivato: l’aumento di stipendio ci sarà. Ed i lavoratori, in questo caso, non potranno fare a meno di accorgersene.

aumento in busta paga
L’ok all’aumento in busta paga da 435,00 Euro pare essere confermato Galleriaborghese.it

Già, perché si tratta di ben 435 Euro in più in busta paga. Insomma, non pochi spiccioli di cui potranno beneficiare circa 270.000 lavoratori italiani. Categoria: bancari. La definizione del Contratto Collettivo Nazionale dei Bancari, infatti, è in fase di ultimazione e la sua approvazione è prevista per il prossimo 25 Novembre.  

Ed oltre all’aumento di stipendi per i bancari, conterrà anche il ripristino della base di calcolo – ridotta con il Contratto del 2012 – del Trattamento di Fine Rapporto ed il taglio del monte ore di lavoro settimanale ad un totale complessivo proposto di 35 ore. Ancora, uno dei nodi più “scottanti” riguarda la mobilità: da un lato, infatti, le banche premono per maggior flessibilità nello spostamento del personale in base alle esigenze aziendali; dall’altro, invece, i sindacati richiedono a riguardo parametri stringenti.

I segnali dell’ok all’aumento in busta paga: il pieno mandato conferito all’unanimità

Lo scorso 6 Novembre l’ABI, ovvero l’Associazione Bancaria Italiana, si è riunita a Roma e ha conferito all’unanimità il pieno mandato a Ilaria Dalla Riva, Presidente del Comitato Affari Sindacali, Giovanni Sabatini, Direttore Generale, e a tutto il CASL, ovvero il Comitato per gli Affari Sindacali e del Lavoro. Ed è stato proprio il pieno mandato unanime ad aver determinato il via libera alla trattativa.

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Sul tavolo della trattativa si discute anche della possibilità di potenziare i pagamenti online – Galleriaborghese.it

Inoltre, durante l’incontro è emerso un caso relativo ad Intesa San Paolo: il gruppo, infatti, pur rimanendo formalmente fuori dal CASL, ha preso in sostanza parte al negoziato con la formula del cosiddetto invito permanente. Dunque la partecipazione della banca guidata da Carlo Messina è confermata e sarà prevedibilmente di peso e tutt’altro che marginale.

Tra le complicazioni emerse nella trattativa, due sono risultate legate alla politica di gestione del personale relativamente al taglio delle filiali ed alle numerose fusioni avvenute sul territorio. In molti casi, infatti, e non soltanto nei Comuni medio-piccoli, si è verificata in diversi quartieri e numerose zone cittadine una vera e propria desertificazione di filiali e sportelli. In discussione, quindi, il tema dei pagamenti digitali e dell’opportunità o meno di investire su di essi.

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