In questa Chiesa di Roma non possono entrare tutti, devi per forza metterti in fila

C’è una chiesa in pieno centro a Roma nel quale è abbastanza difficile entrare, armati di pazienza e mettiti in fila perché ne varrà la pena

La Chiesa di Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae è uno dei punti d’interesse più particolari che si possono incontrare passeggiando per le vie di Roma. Ci si accorge immediatamente dell’importanza del luogo per la massiccia presenza turistica che è chiaramente giustificata dalla bellezza del luogo. Tuttavia, visto da fuori il piccolo cancelletto d’entrata potrebbe smorzare le vostre aspettative. Vi basterà varcare la soglia per ricredervi.

Folla di turisti a Roma
Turisti in fila a Roma per un pezzo d’arte – galleriaborghese.it

Di stile neorinascimentale è stata costruita nel 1851 per volere del marchese Alessandro Muti Savorelli Papazzurri. L’inaugurazione avviene nel maggio dello stesso anno mentre il pubblico poté cominciare a visitarla solamente otto anni più tardi, nel 1859. La storia di questo edificio però inizia molti anni prima, al verificarsi di un evento straordinario all’incrocio tra le due vie.

La piccola chiesa avvolta nel mistero, perché tanti la visitano

L’incarico di costruzione fu affidato all’architetto Virginio Vespignani che progettò così la disposizione dell’interno della chiesa: la pianta a croce latina, in basso pregiatissimi marmi e in alto una meravigliosa costellazione di cassettoni in stucco dorato che adorna il soffitto. Ci accompagnano nella visita sculture in gesso di angeli, che contribuiscono all’atmosfera, modellate da Luigi Simonetti. Costantino Brumidi, noto tra le altre cose per aver firmato l’affresco L’Apoteosi di George Washington all’interno del Campidoglio di Washington D.C., ha realizzato la piccola cupola sovrastante con fregi in stucco dorato. 

chiesa roma
Roma, boom di turisti per la Chiesa di Santa Maria dell’archetto – foto: Ansa – galleriaborghese.it

Fu intitolata alla Madonna dell’Archetto, raffigurata in una rappresentazione posta sopra un piccolo altare, all’interno di una cornice in legno dorato. Ed è proprio a partire da un episodio legato a questa effigie che si è venuta a creare la leggenda.

Le origini della cappella risalgono al lontano 1690 quando la marchesa Alessandra Mellini Muti Papazzurri volle far dipingere da Domenico Muratori un olio su pietra raffigurante la Vergine, da porre sotto un archetto della via. Un vero e proprio prodigio capitò ad alcuni passanti circa un secolo dopo: questi si videro seguire con lo sguardo dagli occhi della figura, dissero di aver visto muoversi le pupille. Da quel momento in poi la piccola icona viene posta all’interno di un’edicola e l’ingresso protetto da un’inferriata.

Come visitare la cappella della Madonna dell’archetto

Dal 1870 al 1918 la conservazione e la fruizione dell’edificio sono state gestite dalla Compagnia di Gesù per poi passare in mano alla Primaria Società Cattolica Promotrice di buone Opere, che l’ha tenuto in custodia fino a oggi. Il luogo è inoltre stato dichiarato Monumento Nazionale d’Arte dalla Sovrintendenza delle Belle Arti, ampliando le tutele e le attenzioni necessarie.

chiesa santa maria dell'archetto di Roma
Come entrare nella chiesa di Santa Maria dell’archetto di Roma – foto: Ansa – galleriaborghese.it

Come bisogna organizzarsi per la visita? Nella pagina Facebook dedicata al Santuario troviamo molte informazioni utili, tra cui gli orari delle messe e degli ingressi. In genere, per potervi accedere l’orario è tra le 18 e le 19 ma può subire variazioni a seconda del periodo dell’anno o per cerimonie. La capienza all’interno è di una decina di persone al massimo date le dimensioni. Sulle piattaforme del Comune di Roma sono presenti ulteriori contatti.

Non vi resta altro che immergervi tra i vicoli del centro, fino all’ingresso in via di San Marcello. I tempi di attesa, le file, varranno sempre la pena per ammirare questo gioiello unico nel suo genere.

 

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