Scopri se soffri anche tu di nomofobia attraverso alcuni semplici indizi. La risposta potrebbe sorprenderti.
Con il passare degli anni gli smartphone sono diventati quasi insostituibili, rappresentando una vera e propria dipendenza. Per molte persone, infatti, averne uno sempre con sé è di vitale importanza, tanto che senza finiscono per provare ansia.

Si tratta di un fenomeno in costante espansione e che di recente è considerato una vera e propria malattia. La prova è data dal fatto che, adesso, la dipendenza da smartphone ha anche un nome, ovvero nomofobia. Un problema che non andrebbe mai sottovalutato e che ha sintomi ben precisi. Prova a capire se ne soffri anche tu.
Quali sono i sintomi della nomofobia
Che lo smartphone sia ormai parte integrante delle nostre vite è ormai più che assodato, tanto che anche i bambini al di sotto dei dodici anni ne hanno spesso uno. Se non lo si usa esclusivamente per telefonare: si può infatti approfittare della sua presenza per fare calcoli, prendere appunti, ascoltare musica, scattare foto, leggere libri e passare il tempo sui social. Farne a meno è pertanto sempre più difficile, a prescindere dall’età.
Al di là di chi lo usa per effettiva esigenza o per semplificarsi la vita portando con sé un unico dispositivo in grado di svolgere diverse funzioni, esiste anche una malattia sempre più diffusa, che prende il nome di nomofobia e che consiste in una vera e propria dipendenza. Questa è evidente per lo più quando lo smartphone si scarica, si guasta o non può essere usato per qualche ora.

Se la sua assenza provoca un senso di inquietudine e di mancanza, generando magari anche ansia, allora si è davanti ad un caso di nomofobia. Il termine arriva dall’unione delle parole inglesi “no”, “mobile” phone” e “phobia” unite insieme. La traduzione letterale di questa malattia è “paura di restare senza telefono” e affligge molte più persone di quante si immagini.
Oltre a ciò che si prova quando il cellulare è fuori uso, la nomofobia si può riscontrare anche nel bisogno di controllare ogni messaggio che arriva sui social e nell’usare lo smartphone anche quando si dovrebbe fare altro, come quando si è a cena fuori o al cinema. Secondo i medici si tratta di un fenomeno che non andrebbe preso alla leggera perché in grado di generare ansia e forti livelli di stress. Esattamente come avviene per ogni dipendenza.
Per uscirne, al momento, il suggerimento è quello di imparare a staccarsi il più possibile dallo smartphone trovandosi un hobby che non lo contempli o distraendosi con altro. Se il problema è così forte da generare veri e proprio attacchi di panico, può invece essere di aiuto rivolgersi ad uno psicoterapeuta al fine di capirne le vere origini e di trovare una soluzione che sia diversa da quella di averlo sempre con sé.