Voleva uccidere la Regina, aiutato dall’intelligenza artificiale “Ha avuto un ruolo centrale nella progettazione”

Voleva uccidere la Regina Elisabetta II dopo essere stato incoraggiato dall’intelligenza artificiale. L’IA ha avuto un ruolo di primo piano: ecco che cosa è successo.

Quando si pensa al momento più pericoloso per la vita della sovrana più longeva della Gran Bretagna, venuta a mancare lo scorso 8 settembre, non si può non ricordare il caso Michael Fagan, anche raccontato durante un episodio della serie tv Netflix The Crown.

Uccidere Regina Elisabetta II: rivelazione
La regina Elisabetta II ha rischiato la vita (Fonte foto: Ansa) – GalleriaBorghese.it

È stato proprio Michael Fagan, l’uomo che si è avvicinato più di tutti alla regina Elisabetta II. Era il 9 luglio 1982 quando Fagan, all’epoca un giovane di 33 anni disoccupato e padre di quattro figli, riuscì ad infiltrarsi a Buckingham Palace di nascosto. Passeggiando indisturbato nella sede ufficiale della famiglia reale, riuscì a raggiungere la camera da letto della sovrana.

In quell’occasione non successe niente. Elisabetta II non fu mai in pericolo di vita, anche se ebbe un grande spavento. Quello che però non tutti sanno è che c’è stata un’altra volta in cui un uomo, a dir la verità un giovane ragazzo, decise di voler uccidere la regina Elisabetta II con una balestra. Per mettere in azione il suo piano, si affidò all’intelligenza artificiale.

Voleva uccidere la regina con una balestra: aiutato dall’IA

L’adolescente che ha preso una balestra per uccidere la regina Elisabetta II al Castello di Windsor era stato incoraggiato da un robot di intelligenza artificiale a portare a termine il complotto omicida.

Uccidere Regina Elisabetta II: colpa IA
Un ragazzo voleva uccidere la regina Elisabetta II dopo essere stato incoraggiato dall’IA (Fonte foto: Ansa) – GalleriaBorghese.it

Il ragazzo in questione si chiama Jaswant Singh Chail ed era incappucciato e mascherato quando è entrato nel parco della residenza reale il giorno di Natale del 2021, armato di un’arma mortale Supersonic X-Bow. La notizia è stata riportata per filo e per segno dai media inglesi.

All’epoca il ragazzo, allora 19enne, vagò dall’alba per i terreni del Castello di Windsor per circa due ore prima di essere individuato dagli agenti della protezione reale alle ore 8:30. Quando fu preso dagli agenti vicino all’appartamento privato della regina, Chail, di Southampton, nell’Hampshire, rivelò: “Sono qui per uccidere la regina”.

In quel frangente aveva ammesso di essere stato aiutato a compiere il fatto da una fidanzata virtuale creata dall’intelligenza artificiale. In quella circostanza, il ragazzo ha sottolineato di essere stato incoraggiato dall’IA. Per fortuna le cose andarono per il verso giusto e non successe nulla di irreparabile.

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