Tra i moltissimi parchi della regione Lazio questo è sicuramente tra i meno conosciuti: si tratta però di uno dei luoghi più affascinanti del mondo.
Quando pensiamo a un parco cittadino nella maggior parte dei casi immaginiamo prati all’inglese, aiuole, sentieri, tante panchine e magari qualche zona pic-nic attrezzata. Questo luogo, nascosto in un luogo remoto del Lazio, è quanto di più lontano si possa immaginare dalla classica idea di parco cittadino.

Il motivo è che non nasce affatto per essere un parco aperto a turisti e visitatori “qualsiasi”. Venne progettato e realizzato per accogliere soltanto personaggi importanti, in grado di cogliere la bellezza magica e misteriosa di un luogo assolutamente unico nel suo genere.
Nel grandioso giardino di cui stiamo parlando si avvicendano infatti bellissime, misteriose e inquietanti statue realizzate in tufo grigio che da secoli affascinano e stupiscono i visitatori.
Bellezze e misteri del Parco di Bomarzo
Il Parco di Bomarzo si trova nella provincia di Viterbo, quindi a pochissimi chilometri da Roma. Fu realizzato per volontà del Principe Pierfrancesco Orsini, detto Vicino, che doveva in qualche modo “riparare il core rotto” per la scomparsa dell’amatissima moglie Giulia, per la quale venne eretto un mausoleo all’interno del Parco.

Pirro Ligorio, l’architetto che progettò il parco e che ne seguì la realizzazione concretizzò il desiderio del principe di creare un parco in cui la bellezza del paesaggio e dei “mostri” in esso contenuti potessero offrire ristoro alla mente e all’animaprovata dai dolori del mondo.
All’interno del parco si trovano gigantesche statue spesso coperte di vegetazione e che rappresentano una quantità impressionante di mostri e creature mitologiche. Come sirene, draghi, enormi tartarughe, pesci mostruosi, giganti, elefanti, ma anche un teatro e una casa inclinata e moltissimo altro.
Una delle più famose attrazioni del parco è la bocca dell’Orco. Al suo interno è possibile sedere su una panca di pietra che venne scolpita intorno a un tavolino, anch’esso di pietra. La sala è realizzata in maniera tale che qualsiasi parola venga pronunciata all’interno della bocca dell’Orco viene amplificata all’esterno, in maniera che sembra che l’Orco stia urlando per spaventare gli incauti visitatori.
Il parco è aperto nella stagione estiva dalle 8.30 alle ore 19.00 e può essere facilmente raggiunto attraverso l’Autostrada A1 uscendo a Orte-Attigliano. Il biglietto intero costa 13 Euro, mentre quello ridotto per bambini e altre categorie di visitatori costa 8 Euro. Per i disabili l’ingresso è sempre gratuito. Davvero un parco da vedere almeno una volta nella vita!