I pensionati italiani si guardano intorno per trovare una nazione in cui vivere senza essere schiacciati dalle tasse. La Grecia è un’opzione.
La Grecia promette una tassazione del 7% per quindici anni soddisfacendo alcune condizioni. Vediamo se il trasferimento è realmente possibile per passare la vecchiaia in serenità.
Il pensiero della pensione fa tremare i lavoratori che temono di dover vivere con un assegno pensionistico di importo molto basso. Purtroppo hanno ragione a non vedere un futuro roseo che li attende. Gli stipendi non elevati, il sistema di calcolo contributivo e le tasse elevate sono tutti elementi che tagliano la pensione portando ad un peggioramento della qualità della vita.
Lo sanno bene molti pensionati di oggi costretti a vivere con mille euro al mese. Poi ci si chiede perché stanno vagliando possibilità al di fuori della nostra nazione. È normale che dopo una vita di lavoro e sacrifici si desideri finalmente godere del meritato riposo.
Se in Italia non è possibile farlo allora meglio cambiare Paese sfruttando le occasioni che regalano nazioni molto vicine a noi. Parliamo dell’Albania, ad esempio, oppure della Grecia. Qui la tassazione del 7% per quindici anni fa gola a molti pensionati italiani.
Perché trasferirsi in Grecia da pensionati
La Grecia prevede una tassazione dei redditi da pensione di fonte estera al 7% per tutti i pensionati che prendono la residenza fiscale nella nazione ellenica. Tale imposizione fiscale sul trattamento pensionistico avrà durata di 15 anni. È un modo per attirare cittadini stranieri in pensione come ha fatto per molto tempo il Portogallo.
All’interno dell’Unione Europea, dunque, è scattata una corsa all’accaparramento dei pensionati, specialmente quelli con un patrimonio netto importante (vedi anche San Marino). E la Grecia non ha solo una tassazione agevolata da offrire. Ha posti come Corfù, Patrasso, Atene, Mykonos, un mare cristallino, clima mite e buon cibo. Ci sono dei requisiti, però, da rispettare per vivere in Grecia e godersi la pensione.
Bisognerà trasferire la residenza fiscale in Grecia (servono minimo 183 giorni all’anno da trascorrere in Grecia per ottenerla), non avere una residenza fiscale estera in Grecia pregressa nei cinque anni precedenti al trasferimento ed essere titolari di redditi da pensione di fonte estera.
Altra condizione l’iscrizione all’AIRE e la compilazione della modulistica di accredito del trattamento sul conto corrente estero. I documenti giustificativi dovranno essere inoltrati entro il 31 maggio per chi ha rispettato la scadenza del 31 maggio per la richiesta di flat tax greca. Entro 60 giorni si conoscerà l’esito della domanda.
