Solo ristoranti di alta qualità: un intero quartiere si trasforma e prende questa svolta originalissima

La politica di rigenerazione urbana procede spedita a Milano, dove un intero quartiere verrà dedicato esclusivamente alle eccellenze culinarie.

Saranno riqualificati circa 100mila metri quadrati in totale. A Milano si cerca di far rinascere gli angoli dimenticati della città. Il modello è quello de La Forgiatura che da zona abbandonata e in disuso si è trasformata in un efficientissimo campus integrato. Lì multinazionali come Zeiss e Medtronic hanno trovato nuovi spazi per le proprie sedi.

A Milano verrà dedicato un intero quartiere all'alta cucina
A Milano un quartiere dedicato all’alta cucina, il progetto è incredibile – galleriaborghese.it

Sarà il caso anche del Pennellificio di via Varesina che diventerà un’area polivalente tra uffici, ristoranti e negozi. Gli architetti che stanno lavorando al piano promettono che la storia dell’edificio sarà onorata e rispettata. Non solo perché proprio in quel quartiere, chiamato Certosa District, la riprogettazione avrà un tema di fondo: la cucina. Verranno aperti, infatti, diversi locali scelti con cura per rappresentare solo il meglio del settore.

Milano, rinasce il Certosa District e punta sul quality food

La bussola che sta guidando la ripartenza del Certosa District di Milano è l’alta ristorazione. La società di sviluppo immobiliare che se ne sta occupando, la RealStep Sicaf, ha voluto dare un’impronta nuova di zecca al quartiere, che sarà infatti dedicato alla cucina “dinamica, indipendente e di ricerca”. Stiamo parlando di un’area che intercetterà tra le altre via Varesina, via Brunetti e via Giovanni da Udine. Il progetto verrà ultimato con ogni probabilità entro il 2026, quando i locali aperti saranno circa una ventina.

Certosa district di Milano: quali locali verranno aperti?
Il Certosa District di Milano punterà sull’alta ristorazione (Instagram @certosadistrict) – galleriaborghese.it

Cominciano a circolare i primi nomi dei ristoratori che alzeranno la saracinesca e già viene l’acquolina in bocca. Nella rosa sono presenti Simone Lombardi e Giovanni Mineo con la loro pizzeria e forno Crosta, poi la bakery di Lorenzo Cioli e Stefano Ferraro, Loste Café e Lafa di Hippolyte Vautrin, già impegnato nella gestione di Røst e Kanpai in via Melzo, che proporrà un concetto inedito di cucina araba e mediorientale. Non solo, perché le aperture continueranno fino a fine anno: se ne prevedono almeno altre cinque.

Il direttore generale di RealStep Sicaf ha spiegato che l’idea è quella di “intercettare le esigenze di un pubblico eterogeneo”, dalla “popolazione degli uffici” a quella dei residenti, senza escludere nessuno. Creare una “destinazione vivace” che possa “attivare il transito durante tutto l’arco della giornata” è l’obiettivo principale. Per Giannico il sogno è sviluppare un quartiere che rappresenti il cibo autentico e che soprattutto sia animato da “chef e imprenditori che amano la stagionalità, che rispettano prodotti e ambiente” senza dimenticare di esplorare orizzonti nuovi.

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