Smartworking o lavoro in ufficio? Studio svela cos’è meglio per i dipendenti e per le aziende

Si sta diffondendo sempre di più, in Italia, la pratica dello smartworking. Ma qual è il miglior metodo di lavoro per i dipendenti e le aziende?

È ormai diventato uno dei dibattiti più diffusi e soprattutto più attivi dell’ultimo periodo: da quando, infatti, abbiamo dovuto affrontare e superare l’emergenza derivata dalla pandemia da Covid 19, lo smartworking è entrato a pieno titolo anche nei nostri pensieri e soprattutto nelle abitudini di tantissimi lavoratori italiani.

Vantaggi e svantaggi dello smartworking
Meglio lo smartworking o il lavoro di ufficio? – galleriaborghese.it

Come forse ben sapete, infatti, sono numerosi i Paesi europei che ormai già da qualche anno hanno cominciato ad abbracciare questa nuova filosofia orientata verso un lavoro più intelligente, più immediato e soprattutto più comodo: in Italia, tuttavia, ha faticato a lungo a introdursi nel nostro sistema senz’altro molto più tradizionale.

Da quando, però, tantissimi di noi si sono trovati ad approcciarsi per la prima volta al mondo dello smartworking per superare la pandemia, il dibattito tra coloro che sono a favore e chi invece ne è fermamente contrario si accende quasi ogni giorno: ma quali sono i reali punti a favore per i dipendenti e le aziende?

Lavoro, meglio in smartworking o in un ufficio?

Secondo una ricerca americana, non c’è dubbio che anche solo a livello economico lo smartworking rappresenti un punto di forza e dunque qualcosa a cui puntare con assoluta certezza: permette, infatti, di risparmiare sull’affitto, sull’acquisto di mobili e anche sul trasporto giornaliero dei dipendenti verso le aziende. Inoltre, tra i vari punti a favore di questa modalità di lavoro intelligente, di certo non passa inosservato l’impatto ambientale senza dubbio positivo che la nuova realtà potrebbe avere sulle nostre emissioni.

Vantaggi e svantaggi dello smartworking
I vantaggi e gli svantaggi dello smartworking rispetto al lavoro in ufficio – galeriaborghese.it

Mentre in Italia, però, ci apprestiamo sempre di più a fare un passo indietro e dunque a tornare a una modalità più tradizionale e in presenza del lavoro, sono in molti coloro che non riescono davvero a lasciarsi alle spalle tale novità: ma quali sono, nello specifico, le conseguenze che lo smartworking può avere sulla salute dei dipendenti e anche sull’andamento delle aziende?

Ebbene, a discapito di quelli che sono i numerosi punti a favore dello smartworking in termini economici, ambientali e produttivi, molti non possono che associare lo smartworking a un trucchetto da parte dei dipendenti per lavorare di meno e soprattutto in modo meno efficiente.

Ma è davvero così? Secondo uno studio condotto da alcuni economisti del Massachusetts Institute of Technology e dell’Università della California, pare proprio di sì: infatti è stato evidenziato, soprattutto nei lavoratori neo assunti e più giovani, una produttività inferiore anche del 18% rispetto al lavoro condotto in ufficio.

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