Ecco quali sono i modi di fare che sarebbe meglio lasciare andare per vivere serenamente e cercare di trarre quanto più possibile di positivo c’è.
Ci sono alcuni momenti della vita in cui sembra tutto scorrere, ma senza il nostro consenso. Non ci si sente nemmeno trasportati appieno, si sta quasi a guardare che tutto venga portato alla deriva dalla foce. L’esistenza ci pone dinnanzi a degli ostacoli che, il più delle volte, sono di materia puramente personale e psicologica.
Non tutti, dall’esterno, possono capire il guazzabuglio che avviene nella nostra mente. Si finisce con lo stringere i denti, andare avanti a morsi, senza però essere consci della realtà. Si fluttua senza bagnarsi. Un mix di inettitudine e di azione inerziale, che si può smuovere solo attraverso noi stessi e alla forza di volontà. La beffa è che proprio quest’ultima, però, sembra venir meno.
E lo sforzo per cercare la spinta e iniziare a remare è un passaggio doveroso, che necessita bensì di tempi ben sincronizzati e interconnessi. Alcune abitudini possono davvero aiutare a trovare quello slancio per iniziare a guadare il fiume.
Parti da questi step per iniziare a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel
Chi la definisce ansia, chi depressione, chi stato emozionale particolare, chi momento difficile. Al di là del parere medico e di quello di familiari e parenti non del settore delle neuroscienze, c’è qualcosa che non va. Un’aura che inibisce le nostre potenzialità adombrando la luce interiore, gelando al tocco il nostro respiro.
Alcune abitudini, è inevitabile, sono deleterie. Per questo bisognerebbe evitare di metterle in atto o almeno imparare a riconoscerle per capire se fanno parte della nostra essenza. Quest’ultimo step è già l’inizio della “guarigione” e si chiama consapevolezza, presa di coscienza. Di seguito, i passaggi fondamentali.
Basta voler avere il controllo su tutto. Ci sono menti brillanti, che con poco, anche stando in silenzio, attirano e illuminano. Eppure c’è qualcosa di oscuro, che solo l’occhio clinico di chi riesce a vedere oltre carpisce. Un’ombra che si cela dietro l’apparente quasi perfezione.
Ci si trova, molto probabilmente, al cospetto di una persona che cerca di impegnarsi talmente tanto in quello che fa da finire per voler aver il controllo su tutto. Ma questo aspetto può davvero far deragliare. Bisognerebbe prendere consapevolezza del fatto che ci sarà sempre qualcosa che inevitabilmente sfugge dal proprio controllo. La missione è focalizzarsi su ciò che, al contrario, può essere facilmente governato, organizzato.
Procrastinare. Non è semplice affrontare questo discorso, il rimandare alcuni aspetti della propria vita, sfide e scadenze è doloroso e per nulla di facile risoluzione. Non è un atteggiamento di pigrizia, ci sono molti fattori di ansia, senso di inadeguatezza e paura che possono coinvolgere in maniera talmente negativa da non lasciare scampo.
Magari c’è chi davvero è rimasto scottato da un pensiero. Ebbene, la soluzione non è semplice né immediata, ma è una: smettere di rimandare. Il primo step è quello di perdonare a noi stessi di aver posticipato, di accettare e di confortarci non attraverso delle scuse, ma spuntando la lista delle problematiche affrontate. Poi si passa ai pregi, in ultimo all’azione, impostando una routine senza distrazioni. Un passo alla volta e non tutto insieme.
Evitare di incolpare gli altri. Molte persone hanno il brutto difetto di vomitare sugli altri i propri insuccessi. Una disgrazia, un qualcosa che non va, un esame fallito, un lavoro perso. Bisogna prendere la consapevolezza che ciò che accade è solo frutto delle proprie azioni e che i momenti di sabotaggio nella vita non superano mai quelli di auto-sabotaggio. Bisogna iniziare ad essere consapevoli, a guardarsi allo specchio e svegliarsi una volta per tutte.
