Se stai pensando di andare in pensione nel 2024 meglio leggere qui: cambia tutto sull’uscita dal lavoro dall’anno prossimo

Il 2024 potrebbe essere l’anno del pensionamento? Prima di decidere è bene conoscere le novità sugli scivoli anticipati modificati dalla Legge di Bilancio.

Il sistema pensionistico italiano subirà delle modifiche che limiteranno l’accesso alla pensione di tanti lavoratori. La Manovra ha inserito paletti che rimanderanno il momento dell’addio al lavoro. Nessuna Riforma delle pensioni con misure strutturali e flessibili ma solo conferme e proroghe con alcune modifiche. I lavoratori chiedono la pensione anticipata ma l’esecutivo sembra voler convincere gli italiani a rimanere al lavoro almeno fino alla pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 anni di contributi).

In pensione nel 2024, gli scivoli
Come andare in pensione nel 2024? (Galleriaborghese.it)

Gli scivoli di pensionamento anticipato, infatti, nel 2024 avranno requisiti più stringenti e limiteranno la platea dei beneficiari. Non parliamo della pensione anticipata ordinaria e della pensione per precoci che non subiranno modifiche, ma delle tre misure in scadenza il 31 dicembre 2023 – APE Sociale, Opzione Donna e Quota 103 – più la pensione contributiva.

Come cambierà nel 2024 la pensione anticipata

Iniziamo proprio dalla pensione anticipata contributiva riservata ai lavoratori che hanno iniziato ad accumulare contributi dal 1996. Potranno andare in pensione al compimento dei 64 anni di età con 20 anni di contributi maturati ma solamente se la pensione accumulata sarà 3 volte superiore all’assegno sociale. Significa aver raggiunto un assegno di circa 1.600 euro. Si prevede una riduzione a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per le donne con due o più figli. In più la Manovra ha introdotto una finestra di decorrenza di tre mesi.

Gli scivoli di pensionamento nel 2024
Gli scivoli di pensionamento nel 2024 (Galleriaborghese.it)

Passiamo a Quota 103, la misura che consente di lasciare il lavoro a 62 anni di età con 41 anni di contributi di cui 35 al netto dei contributi figurativi per malattia, infortunio e disoccupazione. Rimarrà nel 2024 ma avrà finestre di decorrenza più lunghe, sette mesi per i privati e nove mesi per i dipendenti pubblici (e non più  tre e sei mesi).

In più scegliendo Quota 103 si dovrà accettare il sistema di calcolo contributivo e dunque un taglio dell’assegno pensionistico più o meno significativo in base a quanti contributi si sono versati prima del 31 dicembre 1995.

Cambiano i requisiti anagrafici, infine, di Opzione Donna e dell’APE Sociale. Le lavoratrici caregiver, invalide e disoccupate potranno lasciare il mondo del lavoro a 61 anni se non hanno figli, a 60 anni se hanno un figlio e 59 anni se hanno due o più figli. Gli anni di contribuzione resteranno 35. Le categorie dell’APE Sociale, invece, potranno andare in pensione a 63 anni di età e cinque mesi. Inoltre i lavori gravosi ammessi torneranno ad essere i quindici originari.

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