La sclerosi multipla continua ad affliggere la vita di tante persone. Capire tempestivamente il primo sintomo può allungare la vita: ecco di cosa si tratta.
La vita del malato di sclerosi multipla non è affatto facile e si interfaccia con diverse difficoltà. I movimenti lenti e impacciati, la difficoltà a spostarsi, i problemi alla vista, i periodi buoni che si alternano a quelli pessimi lasciano una sensazione di frustrazione e dolore che sono complicati da comunicare a chi sta intorno.
Il tutto è complicato dal fatto che la patologia neurologica spesso ha un esordio tra i 20 e i 40 anni, almeno nella maggior parte dei casi, quindi si tratta di convivere per decenni con una sintomatologia insidiosa, e talvolta anche invalidante. I numeri purtroppo sono ancora parecchio alti, dato che la malattia negli Stati Uniti riguarda 914.000 persone, con diecimila nuovi casi ogni anno. In tutto si parla di più di due milioni di pazienti in tutto il mondo. Se non è a livelli particolarmente gravi, non vengono intaccate più di tanto le aspettative di vita, ma la sua qualità complessiva sicuramente, anche a causa di riacutizzazioni e recidive.
Altre volte, è anche solo la tolleranza ai farmaci nel lungo periodo (i cortisonici, per esempio) a creare parecchi problemi. Per capire quali sono i sintomi che, se riconosciuti per tempo, possono allungare la vita, è importante capire come funziona la patologia e di cosa si tratta.
Sclerosi multipla, alcuni sintomi comuni possono allungare le aspettative di vita
L’insorgenza della sclerosi, cioè la cicatrizzazione derivata dalla distruzione dei tessuti della guaina mielinica di cervello e midollo spinale, ha come effetto la demielizzazione delle fibre nervose. Detto in termini poveri, possono tutta una serie di sintomi derivati, che è importante riconoscere per anticipare o neutralizzare per tempo la patologia.
Per esempio, anche solo formicolio, intorpidimento, dolore, bruciore e prurito alle braccia, alle gambe, al tronco, al viso e talvolta una riduzione del senso del tatto possono essere segni che qualcosa inizia a non andare bene. Occhio anche a perdita della forza o dell’agilità di movimento di una gamba. Può essere strettamente sintomatica anche una mano che può irrigidirsi. E c’è sempre da fare i conti con i tipici disturbi della vista, tra cui anche l’oftalmoplegia internucleare. Chiaramente più la diagnosi è precoce, più le cure possono inizia e la vita si allunga, anche a livello di qualità.
