Rigetto rottamazione quater: la comunicazione che sconvolge, fai subito ricorso

Cosa fare se la richiesta di rottamazione quater viene rigettata? Fortunatamente, c’è sempre la possibilità di presentare un ricorso. Ecco come.

Lo scorso 30 giugno è scaduto il tempo limite per inoltrare la richiesta di rottamazione quater disposta dal governo Meloni. Entro il 30 settembre, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, finirà di inoltrare le risposte, in cui avviserà il contribuente se la domanda di rottamazione è stata accettata o meno.

Rottamazione quater rigettata: come fare ricorso
Rottamazione quater rigettata: come fare ricorso – galleriaborghese.it

Purtroppo, non tutti quelli che hanno inoltrato richiesta sono accettati. Per qualcuno la domanda è stata accolta solo in parte, mentre molti hanno avuto conferma. Il punto è che il rifiuto della richiesta di sanatoria si traduce in non poter ricevere le agevolazioni in essa contenute, quindi il pagamento del debito senza sanzioni e interessi aggiuntivi.

Se la domanda è rifiutata, l’Agenzia provvede anche a dare spiegazione delle ragioni per cui si è intrapresa tale scelta. A quel punto, il contribuente può decidere di pagare il debito o dividerlo in rate con la rateizzazione ordinaria, oppure ancora fare ricorso. Per quest’ultima opzione, chiaramente, devono esserci dei requisiti precisi. Scopriamo insieme in che modo si può impugnare tale decisione e presentare un ricorso.

Rottamazione quater, come presentare ricorso se non viene accettata

Quando si riceve la comunicazione in cui l’Agenzia invia il responso alla richiesta di rottamazione, si può scoprire che è stata rigettata. Tuttavia, la comunicazione è impugnabile. Infatti, nella missiva, si chiarisce espressamente che è possibile, entro 60 giorni da quando la si riceve, fare ricorso con le modalità con riferimento agli articoli 1, 20, 22 del decreto legge 546/1992, davanti alla Corte di giustizia tributaria di primo grado per i crediti tributari.

Rottamazione quater: come impugnare il responso
Rottamazione quater, tutto sul procedimento per fare ricorso – galleriaborghese.it

Per gli altri crediti, il ricorso può essere fatto all’Autorità Giudiziaria Ordinaria di competenza. Dunque, questa potrebbe rappresentare l’ultima spiaggia, se si dovesse ricevere un no come risposta dall’Agenzia delle Entrate. Ricapitolando, potreste ricevere una risposta che vi nega l’accesso alla rottamazione quater oppure che vi ammette, e la dovreste ricevere entro il 30 settembre 2023.

Per chi, il 1° maggio 2023 risiedeva, aveva sede legale oppure operativa in uno dei comuni citati nel decreto alluvioni, la risposta arriverà entro il 31 dicembre 2023. Se voleste fare ricorso, è dunque possibile farlo, purché sia eseguito entro 60 giorni da quando si è ricevuta la risposta negativa alla richiesta di rottamazione. Per il ricorso, ci si può rivolgere al giudice tributario per debiti tributari, mentre se sono di altra natura ci si dovrà rivolgere al magistrato ordinario.

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