Re Carlo si è intascato soldi non suoi, la scoperta sconvolgente

Un nuovo scandalo ha investito la famiglia reale inglese, che torna sulle prime pagine dei giornali con un’accusa molto forte.

L’opinione pubblica negli ultimi anni si è abituata a sentir parlare degli scandali che investono i membri della famiglia reale inglese. Tra litigi familiari e accuse reciproche, la famiglia della povera Regina Elisabetta si ritrova sulle pagine dei giornali praticamente tutti i giorni. Finora, però, non aveva mai ricevuto un’accusa grave come quella di appropriazione indebita di denaro. Eppure, tra le antiche mura dei castelli e i corridoi del potere, si celano anche questo tipo di storie.

re carlo ha usato soldi statali per fini privati
Re Carlo è stato accusato di appropriazione indebita di beni statali (Foto Ansa) – galleriaborghese.it

Recentemente è stata proprio una delle figure più rette e istituzionali a finire al centro dello scandalo: Re Carlo III. Il monarca che porta con sé il peso di una corona colma di storia, un simbolo vivente di continuità e cambiamento. Ma dietro questa facciata di nobiltà e di splendore reale, si nasconde una verità ben diversa, un segreto che potrebbe scuotere le fondamenta stesse della monarchia.

Una storia che non farà certamente bene all’immagine pubblica della famiglia reale

Recentemente, il The Guardian (uno dei quotidiani più popolari e rispettati del Regno Unito) ha rivelato dei rapporti che dimostrerebbero come Re Carlo III abbia utilizzato alcune antiche leggi dello stato per il proprio beneficio personale. Il Re sarebbe accusato di essersi appropriato indebitamente di decine di milioni di sterline, originariamente destinati a scopi benefici.

Re Carlo si è intascato soldi non suoi
L’accusa mossa a Re Carlo è particolarmente infamante (Foto Ansa) – galleriaborghese.it

Questi fondi provengono dai beni di cittadini britannici deceduti senza lasciare un testamento o parenti a cui devolvere l’eredità. Nel gergo legale, questi beni sono noti come “bona vacantia” e sembra che negli ultimi dieci anni il monarca ne abbia raccolti senza averne diritto una quantità equivalenti a oltre 75 milioni di dollari.

I documenti ottenuti dal Guardian rivelano che il Ducato di Lancaster, un’ampia tenuta di terreni e proprietà ereditata da Carlo dalla defunta Regina Elisabetta II, ha utilizzato questi fondi in modo poco trasparente. Invece di destinarli alla beneficenza, come stabilito, una parte significativa di questi soldi è stata impiegata per ristrutturare e migliorare le proprietà che il re affitta a scopo di lucro.

Il Ducato di Cornovaglia, ora gestito dal Principe William a seguito dell’ascesa al trono di Carlo, opera anch’esso secondo questo controverso sistema. Insieme, i due ducati rappresentano veri e propri imperi immobiliari, estendendosi su terreni agricoli, alberghi, castelli, uffici e altre proprietà d’élite a Londra.

Negli ultimi anni la legge è stata modificato in modo da ampliare ulteriormente le possibilità di utilizzo dei fondi del “bona vacantia”. La nuova norma permette di usarli per il “bene pubblico”. Una definizione piuttosto vaga per consentire alla corona di utilizzarli per la riparazione e la protezione delle proprietà del ducato, considerate “beni patrimoniali” o edifici di “importanza storica locale”. Il risultato è abbastanza evidente. Solo il 15% dei fondi è stato effettivamente indirizzato alle beneficenze nell’ultimo decennio.

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