Avete mai visto la Mano di Buddha? Questo rappresenta il frutto della fortuna e della prosperità: ecco i dettagli della vicenda.
Uno dei frutti provenienti dalla Cina e dal Giappone che ha fatto parlare parecchio di sé per le sue qualità, i suoi benefici e chi più ne ha più ne metta è proprio il famoso Cedro Mano di Buddha, uno dei frutti che rappresenta fortuna e prosperità. Ma andiamo a scoprire meglio le sue caratteristiche e perché è considerato uno dei frutti simbolo della prosperità.

Il nome di questo frutto così tanto insolito deriva dalla sua forma, in quanto è simile a quella di una mano e, più precisamente, alcuni la definiscono le dita di una mano in preghiera. La caratteristica principale è che ogni frutto tende a svilupparsi come unità a sé stante. L’interno di questo frutto non ha molta polpa né succo, ma il suo sapore è intenso così come il suo profumo. Potrebbe essere paragonato ad un frutto simile al limone.
Mano di Buddha, tutto quello che dovete sapere
Questa pianta venne coltivata dapprima in Cina dove cresceva spontaneamente e, in seguito la pianta venne coltivata grazie al suo significato a tratti divinatorio che richiamava appunto le dita del sacro Buddha. Inoltre, per ci non lo sapesse, ha tantissime proprietà che sono apprezzate anche dalla Medicina Tradizionale Cinese.

Uno tra i tanti benefici è che ha un buon apporto di Vitamina C, Vitamina E, prezioso antiossidante, oltre a piccole quantità di vitamine del gruppo B. Inoltre le dita possono essere anche tagliate a fette e utilizzate nelle insalate o sparsi su cibi cotti come il pesce, e perfino sul gelato. La Mano di Buddha, oltre i tanti benefici e le sue proprietà, ha anche una storia che è davvero interessante e molto curiosa.
Quello che dovete sapere è che la Mano di Buddha in Cina viene considerato anche un portafortuna e viene solitamente regalato in segno di buon augurio. Viene posizionato al centro della tavola ed è considerato anche un simbolo di prosperità, fertilità e longevità. Anche in Giappone, ha lo stesso valore anche se porta un nome diverso: viene chiamato “bushukan”.
Questo viene anche utilizzato come elemento decorativo al posto dei fiori, anche nell’apparecchiare la tavola ed è anche uno dei regali tipici che la gente si scambia a Capodanno in segno di fortuna per l’anno che viene.