Questo bimbo dall’espressione angelica oggi è uno dei sex symbol più amati d’Italia, lo riconoscete?

La foto sottostante lo ritrae da piccolo, in tutta la sua dolcezza, ma sapreste riconoscere chi è? Oggi ha conquistato tutta l’Italia.

Lo scatto ha fatto il giro del web: un bambino con un cappottino rosso, accovacciato a terra e intento a raccogliere sassi. I suoi occhioni azzurri emanano tutta la dolcezza e l’ingenuità di un bimbo, con un ciuffo chiaro di capelli che si sposta sopra l’occhio sinistro a causa del movimento. Le sue grandi guanciotte rosse, che viene voglia di accarezzargliele e quell’espressione un po’ impressionata e sorpresa, come quando qualcuno ci fotografa a tradimento.

Il bambino della foto è l'attore Paolo Ruffini
Riuscite a riconoscere il bambino della foto? Non indovinerete mai – galleriaborghese.it

Chissà se raffigura un bambino vivace, simpatico o serio e scontroso. Ci permettiamo di immaginare che sia molto estroverso, vedendo oggi com’è diventato. Lo avete riconosciuto, avete capito di chi si tratta? È molto difficile individuare il soggetto poiché, a parte piccoli dettagli, è cambiato parecchio esteticamente, anche a causa dello scorrere del tempo. Sapendo chi è, forse siamo un po’ influenzati, ma d’altronde sembra un bambino buono, gentile e disponibile, anche perché: quale bimbo conserva in sé la cattiveria a quell’età? Se ancora non avete capito di chi si tratta, vi diamo qualche indizio.

Oggi il pubblico lo adora: ecco chi è il bambino nella foto

Se pensate bene, riuscirete di sicuro a capire chi è, non solo dalla foto e dall’aspetto esteriore, ma da ciò che stiamo per raccontarvi. Molte persone adulte somigliano ancora, per tratti fisici, alla loro esteticità infantile; ci sono tratti genetici e caratteristiche che rimangono per sempre. Trasmettere la stessa bontà e lucentezza che si aveva da bambini ancora oggi, è un altro discorso. Quasi nessuno rimane così puro e ingenuo.

Tuttavia, ci sono individui che continuano a portarsi dietro lo stesso sguardo sperduto e curioso di quando la vita era ancora semplice e senza troppe responsabilità. Nel bambino della foto ritroviamo questa particolare fortuna, visibile tutt’ora, seppur con un vissuto e un’esperienza diversa. L’uomo di oggi si porta dietro un grande bagaglio, sia per la carriera che per ciò di buono che ha costruito.

Il bambino della foto è l'attore Paolo Ruffini
Mistero svelato: il bambino della foto è l’amatissimo Paolo Ruffini (Ansa) – galleriaborghese.it

Il bambino in questione è Paolo Ruffini, uomo di spettacolo italiano poliedrico. Conosciuto principalmente come attore e conduttore televisivo, in realtà, nel corso della sua carriera, ha ricoperto il ruolo di sceneggiatore, regista e produttore teatrale. Inoltre, ha organizzato moltissimi eventi a tema cinema, la sua più grande passione. Infatti, nel 2011 ha fondato Nido del Cuculo, un’associazione cinematografica.

Paolo non si occupa solo di spettacolo, anzi, presta il suo aiuto alla Fondazione Italia per il Dono, un ente filantropico che offre servizi a livello nazionale e internazionale. La Fondazione vuole portare anche in Italia un’intermediazione filantropica fra soggetti che vogliono migliorare le loro erogazioni. Ha anche partecipato a diverse iniziative, collaborando con la compagnia di danza Mayor Von Frinzius e portando in scena Up&Down, in tutti i teatri d’Italia.

Nell’opera teatrale appena nominata, Paolo Ruffini recita con un gruppo di ragazzi con problemi: di essi, quattro presentano la Sindrome di Down, uno è autistico e un altro in sedia a rotelle. La collaborazione con la compagnia teatrale livornese Mayor Von Frinzius è stata molto importante per Paolo Ruffini, il quale ha detto “Tutti mi pensano un filantropo, in realtà questo spettacolo mi fa stare bene, è una terapia, un’esperienza forte, illuminante e poetica”.

L’emozione di Up&Down non è stata solo dell’uomo, ma di tutti gli spettatori e, soprattutto dei ragazzi, che per la prima volta si sono visti su di un palco, collaborando con la fondazione Teatro C. Goldoni e l’associazione OAMI, entrame di Livorno. Un’opportunità per i più giovani, che è stata regalata dalla bontà, dalla curiosità e dall’espressione di Paolo Ruffini, caratteristiche che possono notarsi negli occhi del bambino che era.

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