Vorresti registrare una discussione con il tuo datore di lavoro? Prima di metterti all’opera, è bene che tu conosca i rischi e i vantaggi: cosa dice la legge?
A volte i nostri datori di lavoro ci fanno proprio uscire dai gangheri. Quello tra boss e dipendente non è mai un rapporto facile ed è complicato da entrambe le parti dosare il livello di familiarità, mantenendo l’autorità e il distacco necessario per un ambiente di lavoro professionale ed efficiente. Ma nelle aziende e nei luoghi di lavoro può succedere davvero di tutto. E se siamo certi il che il nostro capo stia dicendo qualcosa che non ci piace proprio, come possiamo agire?
La prima cosa a venirci in mente da fare potrebbe essere registrare la conversazione che sta prendendo una piega losca o inquietante per poi, eventualmente, capire come utilizzarla a nostro favore. Non stare zitti di fronte ad ingiustizie, o peggio, a reati è sacrosanto. Ma dobbiamo agire nella nostra sicurezza: possiamo farlo davvero? Stiamo incappando in un crimine a nostra volta?
Si può registrare una conversazione con il proprio datore di lavoro? Ecco cosa dice la legge
È difficile trovarsi in determinate situazioni: il nostro boss ha un comportamento non consono, addirittura sta facendo o dicendo qualcosa di sospetto, di inquietante o di potenzialmente illegale. Qualcosa che può mettere in pericolo l’azienda, noi stessi o altri nostri colleghi. Che si tratti di affari, giri di soldi, mosse sinistre o molestie verbali, non rimanere in silenzio è dovere morale del dipendente. Ma cosa si può fare concretamente? È possibile registrare una conversazione con il nostro capo?
La buona notizia è che se la conversazione avviene in un luogo pubblico, si può registrare e non importa se l’altra persona sia a conoscenza della cosa o meno. Potete dunque mettere il vostro telefono in tasca con la funzione avviata per captare quello che il vostro interlocutore sta dicendo.
Se, invece, ci troviamo in un luogo privato e che appartiene al nostro datore di lavoro – ad esempio casa sua, la sua macchina o un ufficio privato – non è possibile, perché costituisce reato, registrare una conversazione, un video o scattare una foto all’insaputa dell’altra persona. Tuttavia la Cassazione fa un’eccezione sui posti di lavoro qualora la registrazione servisse a dimostrare un abuso di potere o un sopruso ai danni del lavoratore. Il file tuttavia non deve essere divulgato, ma girato immediatamente alle autorità.