Pensioni, nessuna speranza per Opzione Donna e Ape Sociale: quali sono adesso gli scivoli pensionistici

La bozza della manovra di Bilancio si appresta a diventare definitiva e sul fronte delle pensioni le notizie non sono buone.

Le novità apportate alle pensioni con la manovra di Bilancio 2024 lasciano l’amaro in bocca a quanti speravano in agevolazioni per uscire prima dal lavoro. Vediamo insieme cosa succederà nel 2024.

Pensioni anticipate nel 2024
Brutte notizie per chi sperava di andare prima in pensione Galleriaborghese.it

La bozza della manovra di Bilancio a breve diventerà definitiva. E definitiva sarà la delusione in quanti speravano in una maggiore flessibilità in uscita e nel graduale superamento della legge Fornero. Nel 2024 accadrà esattamente il contrario: la legge Fornero resterà lì dove è sempre stata mentre andare prima in pensione diventerà sempre più difficile. Estendere a tutte le categorie di lavoratori Quota 41 resta un obiettivo di legislatura ma, per il momento, resta anche un sogno nel cassetto.

Una situazione economica troppo critica unita ad un pesante calo delle nascite, non rende possibile una riforma delle pensioni strutturale e, soprattutto, non rende possibile agevolare le uscite anticipate dal lavoro. A rimetterci sono, in particolare, coloro che per un pelo non potranno accedere alla pensione nel 2024 a causa dei nuovi requisiti di accesso decisi all’ultimo dal Governo.

Pensioni: novità per il 2024

L’Esecutivo ha deciso di apportare modifiche importanti alle misure di prepensionamento e non solo: cambieranno anche i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria. Ape sociale e Opzione donna diventeranno più stringenti. Vediamo quali saranno gli scivoli in uscita previsti per il 2024.

Pensioni, cosa cambierà
Ecco gli scivoli pensionistici nel 2024 Galleriaborghese.it

Nel 2024 sarà ancora possibile accedere alla pensione anticipata ordinaria con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Questa opzione non prevede alcun requisito anagrafico: una volta raggiunti i contributi richiesti si può andare in pensione a qualunque età.

Addio a Quota 103: nel 2024 subentrerà Quota 104. Gli anni di contributi resteranno sempre 41 ma l’età pensionabile passerà da 62 anni a 63. Non solo: come ha anticipato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, chi deciderà di andare prima in pensione con Quota 104 avrà delle penalizzazioni sull’assegno previdenziale mentre chi deciderà di restare a lavorare fino a 67 anni, verrà premiato con il bonus Maroni. In pratica per 4 anni gli verrà accreditato il 9,19% in più in busta paga ogni mese.

Opzione donna, alla fine, verrà riconfermata ma con nuovi requisiti. L’età pensionabile, nel 2024, non sarà più 60 anni ma 61 mentre gli anni di contributi resteranno 35. Questa misura continuerà a rivolgersi unicamente a caregiver, lavoratrici con disabilità pari o superiore al 74%, disoccupate o dipendenti di aziende in crisi. Rifinanziata anche Ape sociale ma anche in questo caso con requisiti differenti: l’età anagrafica per accedere alla pensione resterà 63 anni ma il requisito contributivo passerà dagli attuali 30 anni a 36 anni. Anche in questo caso questa misura continuerà a rivolgersi unicamente a categorie specifiche: caregiver, disabili almeno al 74%, disoccupati e addetti a mansioni gravose.

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