Pensioni, gli aumenti previsti dal prossimo anno: ecco le cifre

Attraverso la legge di bilancio sono state introdotte delle novità per quanto riguarda le pensioni. Ecco i vari cambiamenti dal 2024.

Quali sono le novità che i lavoratori si dovranno aspettare per il prossimo anno? Molti infatti sono gli argomenti discussi all’interno della legge di bilancio la quale ha stabilito anche una rivalutazione del 6%, inserendo anche delle misure restrittive riguardo alle pensioni anticipate.

Aumento pensioni per il prossimo anno
Aumento pensioni per il 2024- (Galleriaborghese.it)

Infatti, per tutti i lavoratori che andranno in quiescenza attraverso il sistema retributivo, vi sarà una riduzione della misura minima. In casi del genere l’assegno sarà lo stesso importo di quello dell’assegno sociale. Ma vediamo insieme tutte le altre novità.

Le novità introdotte con la legge di bilancio del prossimo anno a partire dalle pensioni fino all’Ape sociale

Sappiamo quindi che per il prossimo anno vi saranno delle novità molto importanti riguardo alle pensioni. E questo ciò che possiamo leggere all’interno della bozza della legge di bilancio che da diverse settimane è sotto esame.

Aumento pensioni per il prossimo anno
Ricalcolo pensioni- (Galleriaborghese.it)

Tra le numerose novità ne troviamo una importante, ossia la rivalutazione che nel 2024 sarà pari al 6%. Lo scopo di questa misura è quello di mettere a disposizione un incremento sostanziale dei vari assegni previdenziali. Non mancano poi altri aspetti importanti da prendere in considerazione tra cui anche i requisiti più restrittivi per avere accesso alle pensioni anticipate e che coinvolgeranno soprattutto:

  • APE Sociale;
  • Opzione Donna;
  • Quota 103.

Molto importante saranno quindi le modifiche riguardo al calcolo dell’assegno previdenziale e a quelli di quota 103. E’ prevista quindi una diminuzione della misura minima la quale viene richiesta a patto che la pensione di vecchiaia venga riconosciuta. In questo caso, l’assegno sarà dello stesso importo di quello sociale.

Per Quota 103, l’importo della pensione riguarda gli anni lavorati prima del 31 dicembre del 2023 non sarà calcolato seguendo il sistema retributivo ma si baserà tutto sul calcolo dei contributi.

Quindi, uno dei cambiamenti più importanti per il prossimo anno concerne la rivalutazione delle pensioni. Lo scopo è quello di cercare di contrastare le conseguenze dell’inflazione. Caratteristica importante in questo contesto è il versamento in anticipo del conguaglio riguardo al calcolo della perequazione della pensione il quale è stato stabilito al primo dicembre del 2023. Attualmente il conguaglio è fissato ad una percentuale pari allo 0,8% ed ha lo scopo di recuperare l’inflazione dello scorso anno.

In base alle proiezioni, per il prossimo anno la rivalutazione è del 6%. In ogni caso però tutto ciò non è sufficiente in quanto gli aumenti causati dall’inflazione del 2023 si sommano al conguaglio anticipato. Lo scopo di tale strategia è quello di cercare di preservare il valore di ogni assegno previdenziale.

A partire dal prossimo anno, per avere accesso alla pensione di vecchiaia attraverso il sistema contributivo basteranno 20 anni di contributi e aver compiuto 67 anni di età.
Ape sociale, Quota 103 e Opzione donna sono delle opportunità importanti per i lavoratori che prendono decisioni di andare in quiescenza. Nonostante tutto, a partire dal prossimo anno vi sarà dei requisiti più rigorosi.

Infatti, in particolar modo Quota 103 e Opzione donna verranno determinate seguendo tutte le regole del sistema contributivo. Vi è la possibilità di accedere all’Ape sociale fino al 31 dicembre 2024 nel momento in cui il soggetto in questione ha 63 anni e 5 mesi e abbia accumulato dai 30 ai 36 anni di contributi.

Per quanto riguarda Opzione donna invece sono state fatte alcune modifiche poiché, come detto in precedenza, il calcolo viene fatto attraverso il sistema contributivo e si assista l’aumento di un anno per potervi accedere. Un tipo di beneficio che può essere utilizzato da lavoratrici che rispettano tale condizioni:

  • 59 anni di età con due figli;
  • 60 anni di età con un figlio;
  • 61 anni di età senza figli.

Anche per il 2024 è stata confermata quota 103 anche se sono stati introdotte delle restrizioni che rendono l’accesso più selettivo. Infatti sono necessari 62 anni di età e aver maturato 41 anni di contributi.

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