Pensione, se sei tra queste persone potrai andarci a 61 anni: controlla subito

Grandi novità da Palazzo Chigi: nel 2024 alcune categorie di lavoratori potranno andare in pensione a soli 61 anni.

Il braccio di ferro tra Governo e sindacati sulle uscite anticipate sta portando i primi risultati. Dal prossimo anno molti potrebbero smettere di lavorare ad appena 61 anni. Vediamo insieme tutti i dettagli.

In pensione a 61 anni
Dal 2024 molti potranno andare in pensione a 61 anni – galleriaborghese.it

Le pensioni restano un nodo da sciogliere urgentemente se il Governo non vuole piegarsi ad un ritorno alla legge Fornero per tutti. Certo, le casse dell’Inps tirerebbero un sospiro di sollievo, ma l’elettorato di Giorgia Meloni e Matteo Salvini difficilmente potrebbe perdonare un simile dietro front. Superare la riforma dell’ex ministro del Governo Monti è uno degli obiettivi di legislatura dell’attuale Esecutivo.

Del resto la legge Fornero non piace neppure ai sindacati: mandare i lavoratori in pensione non prima dei 67 anni ha inchiodato il mondo del lavoro ostacolando il ricambio generazionale e favorendo la disoccupazione giovanile. Tra le tante proposte oggetto di studio, negli ultimi giorni una sembra aver avuto la meglio. Se verrà approvata, molti, già dal prossimo anno, potranno andare in pensione a soli 61 anni.

Ecco chi potrà andare in pensione a 61 anni

Andare in pensione a 61 anni è il sogno di molti italiani: godersi un po’ di più il proprio tempo e i propri affetti. Sarebbe anche un forte incentivo per le assunzioni dei giovani. Ma ci saranno abbastanza risorse economiche per rendere possibile una pensione così largamente anticipata?

In pensione a 61 anni
I requisiti per poter andare in pensione a 61 anni – galleriaborghese.it

Negli ultimi giorni ha fatto capolino l’idea di reintrodurre Quota 96, misura in vigore fino al 2012. Fu cancellata dal Governo Monti con l’introduzione della legge Fornero. Quota 96 permetterebbe di andare in pensione a 61 anni con 35 di contributi. Il Governo di Mario Monti pensò bene di abolirla perché comportava una spesa insostenibile per lo Stato. Cosa è cambiato? Come potrebbe essere sostenibile per il Governo Meloni?

I tecnici di Palazzo Chigi hanno proposto di reintrodurre Quota 96 non per tutti ma solo per alcune categorie di lavoratori. Nello specifico potrebbero accedere alla pensione anticipata con Quota 96 solo gli addetti a mansioni gravose e usuranti da almeno 7 anni negli ultimi 10. Non solo: è probabile che, se questa forma di prepensionamento entrerà in vigore, sostituirà sia Ape sociale sia Opzione donna e, quindi, sarà fruibile anche dalle caregiver, dalle lavoratrici con almeno il 74% di invalidità e dalle dipendenti di aziende in crisi.

In questo modo la platea di beneficiari sarebbe molto più ristretta rispetto al passato. Inoltre bisogna considerare un altro aspetto: fino al 2012 la maggior parte dei lavoratori andava in pensione con un assegno calcolato con il sistema retributivo. Dunque gran parte dei pensionati riceveva un assegno pari anche al 95% dello stipendio. Ora e in futuro sempre più persone andranno in pensione con un assegno previdenziale calcolato con il sistema contributivo puro: molto meno impegnativo per le casse dell’Inps.

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