Otoliti, cosa sono e come trattare la sindrome di cui soffre anche Giorgia Meloni

Tra le ricerche degli italiani c’è anche questa, dopo che la premier ha rinviato la conferenza stampa di fine anno a causa del disturbo.

Non si è fatto altro che parlare di “sindrome otolitica” negli ultimi giorni del 2023, un’espressione che ai più è risultata oscura. È emersa e circolata subito dopo l’improvviso forfait di Giorgia Meloni, la premier ha dovuto rimandare la conferenza stampa che avrebbe archiviato l’anno che si stava per concludere. In gergo viene definita “vertigine posizionale parossistica benigna”, un disturbo abbastanza rognoso che l’ha costretta “a letto e al buio”.

Cosa sono gli otoliti? La sindrome di cui soffre Giorgia Meloni
Una particolare sindrome ha colpito la premier Giorgia Meloni costringendola a rinviare la conferenza stampa di fine anno – galleriaborghese.it (fonte foto ANSA)

La sintomatologia più comune comporta vertigini e capogiro, i fattori scatenanti di solito sono interventi chirurgici in quell’area, infezioni, traumi cranici o incidenti ma anche il troppo tempo passato coricati, capita spesso per esempio a chi è in convalescenza. Grazie a una particolare manovra il presidente del Consiglio ha potuto riprendere in tempi brevi la propria attività.

Cos’è la ‘sindrome otolitica’? Ne soffre anche la premier Giorgia Meloni

La diagnosi iniziale era influenza, alla fine invece sembra si sia trattato di una particolare sindrome a carico dell’orecchio. Sui giornali e sul web è cresciuta la curiosità col passare delle ore, a fornire una spiegazione dettagliata gli esperti dell’ospedale Niguarda di Milano: “Le cellule sensoriali dell’equilibrio sono dotate di ciglia verticali, su cui poggia uno strato di innumerevoli cristalli chiamati otoliti, che si comportano come dei minuscoli sassolini”.

Sindrome otolitica: cos'è e come si cura il disturbo che affligge Giorgia Meloni
Tra i sintomi della ‘sindrome otolitica’ ci sono vertigini e capogiro, per risolvere il problema basta una manovra – galleriaborghese.it

E ancora si legge: “A ogni movimento della testa gli otoliti, essendo più pesanti della linfa, causano una deflessione delle ciglia delle cellule sensoriali. Questa sollecitazione invia un segnale al cervello informandolo sulle variazioni di posizione della testa nello spazio”. Non è raro che questi piccoli agglomerati possano distaccarsi e allontanarsi dalla propria sede.

La soluzione più comunque al problema è il test di Dix-Hallpike, una manovra che l’otorino esegue su entrambe le orecchie, prima una poi l’altra – il paziente è disteso, la testa invece è posizionata a 45 gradi. Nel caso in cui questa non dovesse funzionare esistono dei particolari esercizi riabilitativi da eseguire a casa nell’arco di alcuni giorni. Per Giorgia Meloni fortunatamente la prima operazione pare abbia funzionato, la premier ha inoltre dovuto indossare per un po’ anche un collarino ortopedico.

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