Nuova tassa: pagherai per entrare in città, quanto dovrai sborsare ogni giorno

Una proposta molto interessante la quale è volta a contrastare l’eccessivo accesso dei veicoli in determinate zone della città.

Si parla molto del Giubileo 2025, il quale vedrà come protagonista non solo una città nello specifico ma tutta l’Italia, che sarà coinvolta in termini di affluenza da parte dei pellegrini i quali, da ogni parte del mondo, arriveranno nel nostro Paese. Questo porterà anche un grande movimento di veicoli i quali attraverseranno il nostro Paese in lungo e in largo.

Nuova tassa: pagherai per entrare in città
La nuova tassa per entrare in città – galleriaborghese.it

Si parla molto di inquinamento e di troppe vetture presenti nelle nostre città. In particolare quelle di grandi dimensioni, che con un servizio di trasporto locale, come metro e autobus, non proprio ottimale, rischiano di soffocare le città. Diverse sono le proposte per arginare questo pericolo per il nostro Paese.

Nuova tassa per entrare in città, in cosa consiste la Congestion Charge 

Proprio una Commissione Speciale nata in vista del Giubileo 2025, qualche mese fa aveva posto le basi per la realizzazione di un progetto molto interessante. Ora, un bando di gara è stato pubblicato per la realizzazione di un qualcosa di molto utile. Si tratta di una piattaforma tecnologica, ma entriamo nel dettaglio.

Nuova tassa: pagherai per entrare in città
Le basi per la realizzazione della Congestion charge – galleriaborghese.it

Si mira ad allontanare il più possibile e in modo decisivo le automobili dal centro di Roma, una delle città italiane più congestionate dal traffico. Il progetto non riguarda solo le aree centrali. Per quanto riguarda la Fascia Verde della città c’è stato uno stand by, a causa proprio delle proteste da parte degli abitanti e soprattutto degli automobilisti. A questo punto la regione Lazio, proprio verso la fine dell’anno 2023, ha fatto in modo di approvare quello che risulta essere uno slittamento importante.

Si tratta delle auto benzina categoria Euro 3, e anche quelle Diesel Euro 4. Lo slittamento riguarda il periodo che va fino al mese di novembre del 2024. Per quanto riguarda le proposte alternative il Comune di Roma ha tempo fino al mese di maggio. Il discorso è diverso per quanto riguarda la Congestion Charge, visto che il Comune di Roma vuole davvero accelerare il procedimento, il quale potrebbe entrare in vigore proprio nella seconda metà del 2025.

Ma in cosa consiste questo progetto così particolare? Si tratta di una specie di ecopass come quello di Milano, e farà in modo che alcuni veicoli privati non accedano in alcune zone della città. Per quanto riguarda il perimetro di validità, coinciderebbe proprio con quell’area della attuale ZTL VAM, comprendendo un’aerea che tocca lungotevere Vittoria, Gregorio VII, lungotevere Testaccio, Colosseo, Villa Borghese e altre aree strettamente circoscritte.

Congestion Charge, il bando di gara per realizzare la piattaforma tecnologica

Il pedaggio da pagare per entrare nel cuore di Roma non è ancora stato quantificato, ma ci sarà.  Per entrare in centro bisognerà pagare ancora di più e riguarderà un’area di 23 km quadrati presente nel centro storico. La ZTL comprenderà anche la stazione di Roma Termini, Porta Pia, Trastevere, Prati e i quartieri di Aurelio e Testaccio. Il nuovo codice sarà introdotto a metà del 2026. Quindi o scatta il pedaggio per entrare oppure la multa.

Nuova tassa: pagherai per entrare in città
Nuova ZTL, per entrare in centro storico a Roma bisogna pagare una tassa – galleriaborghese.it

Roma Servizi per la Mobilità ha avviato il bando di gara 6/2023 per la realizzazione di una piattaforma tecnologica, la quale è integrata con i sistemi ITS. Il tutto andrà a monitorare in modo costante e continuo quelli che sono gli accessi dei veicoli. Inoltre ci sarà anche l’attuazione delle regole delle Zone a Traffico Limitato, ossia le ZTL.

In particolare verranno implementare le ZTL che riguardano le aree del Centro Storico, VAM e Fascia Verde.  Per quanto riguarda il valore dell’appalto si stima che si aggiri sulla cifra dei 7,32 milioni di euro, di questi almeno 6,1 milioni a base d’asta e 1,22 milioni previsti per la manutenzione, IVA inclusa.

Il tutto dovrà essere portato a termine in un periodo di 12 mesi a partire dalla data di attivazione del contratto. Inoltre tutti gli interventi dovranno essere realizzati in un periodo massimo di 24 mesi.

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