Nicola Savino, dal dramma dell’amputazione alla depressione del padre: un’infanzia molto complicata

Nicola Savino si è raccontato, parlando prima del dramma dovuto all’amputazione e dopo della depressione del padre. Ecco cosa ha detto.

Uno dei conduttori radiofonici più conosciuti è di sicuro lui, Nicola Savino, il quale spesso ha parlato di un dramma con cui ha dovuto fare i conti, un problema causato dall’amputazione di una parte del corpo. Lui stesso infatti ci ha scherzato su più volte, mostrando addirittura la parte durante uno sketch de Le iene.

Nicola Savino dramma
L’infanzia di Nicola Savino. Foto: Ansa – galleriaborghese,it

Si tratta di una caratteristica fisica che Nicola Savino si porta dietro fin da bambino. Un qualcosa che lui stesso non ha voluto nascondere al punto di parlarne apertamente più spesso di quanto si crede. Ma di quale parte del corpo si parla? Cosa ha causato tale situazione?

Nicola Savino: dall’amputazione all’infanzia difficile

La parte del corpo di cui stiamo parlando è il mignolo della mano destra. È stato lo stesso Nicola Savino a raccontare cosa è accaduto alla sua mano. Pare infatti che l’episodio di amputazione risalga al mese di luglio del 1968 nel momento in cui il conduttore aveva soltanto 7 mesi.

Nicola Savino, dal dramma dell'amputazione
Savino, il dramma vissuto da piccolissimo. Foto: Ansa – galleriaborghese.it

È quello un periodo in cui il piccolo Savino stava perdendo peso e per questo, la famiglia, dopo essere stata consigliata dai medici, ha deciso di ricoverarlo in ospedale per fare in modo che si potesse nutrire attraverso una flebo.

Ed è proprio in questa occasione che Nicola Savino ha perso il dito poiché un’infermiera, al momento del cambio della flebo con una forbice, invece di tagliare soltanto la garza, ha tagliato anche il dito mignolo della mano destra. Nonostante i medici abbiano cercato subito di riattaccarlo, non sono riusciti a fare nulla per risolvere la questione. Ma l’infanzia di Nicola Savino è stata molto dura anche a causa di un altro dramma, un qualcosa causato da un genitore gravemente depresso.

È lui stesso infatti a raccontare di aver ricordi di un padre che ha amato molto ma che molto spesso era assente e che soffriva di una depressione molto forte: “Lui lavorava spesso all’estero, in Medio Oriente, per l’Eni. Quando tornava dai suoi lunghi viaggi mi portava delle radio, che io poi smontavo, forse nella speranza di trovarci dentro lui. Da quando sono nato ai miei 14 anni non c’è stato praticamente mai”.

Il conduttore racconta che la depressione ha avuto inizio proprio nel momento in cui è nato, una patologia che è andata via via peggiorando. Nonostante ciò, Savino afferma che il padre ha sempre cercato di dare amore sia a lui che alle sue sorelle. Riguardo alla madre invece afferma che è stata molto la forza che ha avuto al punto che non solo badava tre figli ma lavorava anche.

Un qualcosa che porta Nicola Savino ad avere grande ammirazione per entrambi i genitori i quali gli hanno trasmesso una cultura molto profonda per il lavoro. Insomma, l’infanzia di Nicola Savino non è stata per nulla semplice anche se oggi è riuscito a diventare un conduttore che molti amano e seguono.

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