I motivi per cui si può contestare un mutuo e ottenere un risarcimento dalla banca sono molteplici. Ecco la procedura da seguire
I contrasti con le istituzioni bancarie sono eventi non insoliti e spesso coinvolgono controversie legate ai mutui. Le ragioni di tali dispute possono variare, ma quando si tratta di ottenere un risarcimento dalla banca dopo aver contestato un mutuo, è essenziale comprendere i passaggi da seguire.
L’accensione di un mutuo è un passo cruciale nella vita di tutti noi. Orientarsi nel mare magnum non è facile. La legislazione italiana, infatti, è tra le più complesse e spesso tanti di noi non sanno di avere dei diritti. Il consiglio è quello di affidarsi sempre alla consulenza di esperti che possano farci capire cosa possiamo fare e cosa no. Per esempio, sappiate che si può ottenere un ricco risarcimento. Ecco i motivi per cui ottenerlo e le modalità con cui inoltrare la domanda. Come fare a contestare un mutuo e ottenere un risarcimento dalla banca: cosa prevedono le leggi in vigore.
I motivi per cui si può contestare un mutuo e ottenere un risarcimento dalla banca sono molteplici e includono: la contestazione di addebiti impropri; variazioni dello spread; cancellazione dell’ipoteca; surroga del mutuo; sospensione del pagamento delle rate; modifica della polizza assicurativa. Sono solo alcuni dei motivi: un consulente potrebbe indicarvene altri.
Mutui: come ottenere un risarcimento
Per richiedere un risarcimento alla banca per la contestazione di un mutuo, ci si può rivolgere all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF). Il primo passo consiste nell’inviare un reclamo alla banca, fornendo copia del contratto, calcoli di estinzione, estratti conto e altre documentazioni rilevanti. Se il cliente non dispone di tutta la documentazione necessaria, può richiederla direttamente alla banca. Quest’ultima ha quindi 30 giorni dalla ricezione del reclamo per rispondere.
Qualora la risposta della banca non sia soddisfacente, è possibile rivolgersi all’ABF entro 12 mesi dalla presentazione del reclamo alla banca. L’ABF contatterà la banca interessata, la quale avrà a disposizione 30 giorni per fornire le proprie osservazioni all’Arbitro, oppure 45 giorni se aderisce a un’associazione di categoria.
Successivamente, il cliente avrà 25 giorni per rispondere alla replica della banca, mentre l’istituto finanziario avrà ulteriori 15 giorni (o massimo 20, se tramite un’associazione di categoria) per presentare una controreplica. Trascorsi questi termini, l’ABF avrà 90 giorni per emettere il suo giudizio sul ricorso e comunicare alle parti coinvolte l’eventuale risarcimento da accordare al cliente.
