Emilio Fede è uno stimato giornalista con una lunga carriera alle spalle. Ecco di quale sconvolgente morte ha parlato.
Emilio Fede è un conduttore televisivo di grande fama. La sua carriera si è svolta prevalentemente nell’azienda del Biscione. Ma quale rivelazione ha fatto gelare il sangue nelle vene a tutti? Ecco i particolari della vicenda.
Di recente Emilio Fede è tornato agli onori delle cronache per il funerale di Silvio Berlusconi a cui avrebbe dovuto partecipare in virtù della lunga amicizia che li aveva legati, ma che ha mancato a causa del suo autista. Purtroppo oltre all’inconveniente l’ex direttore di Studio Aperto ora deve affrontare la persecuzione telefonica di un certo Alfredo che lo accusa di aver accampato scuse per non essersi presentato alle esequie dell’illustre politico.
Il giornalista ha raccontato le sue ultime vicissitudini sui social. Come accennato l’autore ha avuto un ruolo di spicco nei media dopo aver iniziato su Il Momento – Il mattino di Roma. È stato inviato speciale in Africa per otto anni. Nel 1989 è passato alla Fininvest di Silvio Berlusconi dove ha trovato finalmente il suo posto per la vita.
Qui ha ricoperto il ruolo di direttore di Studio Aperto mentre nel 1992 è diventato direttore del Tg4. Dal 2000, invece, ha curato Sipario, rotocalco rosa del tg4. Nel 2005 si è cimentato nella conduzione di Striscia la notizia, tg satirico di cui è sempre stato grande bersaglio. Tra il 2013 e il 2014 è stato direttore editoriale del quotidiano La Discussione. Ma chi è morto tra le sue braccia? Ecco quale dramma ha vissuto.
Emilio Fede: una tragedia inaspettata
Emilio Fede ha lavorato per tutta la sua vita come giornalista e ha raccolto tanti aneddoti interessanti e curiosi che qualche anno fa ha voluto condividere in un libro: Che figura di merda. Tra di essi ce n’è anche uno molto più drammatico. Si tratta di un fatto verificatosi a Johannesburg.
Nel corso di un’intervista pubblicata su Il Roma.net lo scrittore ha raccontato come abbia scampato casualmente la morte in Sudafrica. Lui si trovava a Johannesburg e con alcuni colleghi era arrivato in ritardo in aeroporto, una questione di pochi minuti ma per cui aveva finito per perdere l’aereo.
Poco dopo hanno visto una palla di fuoco, hanno sentito urla e sirene. Quando si è affacciato ha visto un ragazzino che avanzava avvolto tra le fiamme. “L’ho soccorso e mi è morto tra le braccia” ha dichiarato. Davvero un’esperienza traumatica che avrà segnato profondamente l’ex direttore, Emilio Fede.
