Indennità di accompagnamento: se commetti questi errori perdi immediatamente l’assegno mensile

Fai attenzione a questi errori per l’indennità di accompagnamento: se sgarri rischi di perderla per sempre. Di quali stiamo parlando?

L’indennità di accompagnamento è uno strumento che viene concesso a determinate persone. Parliamo di coloro che soffrono di particolari condizioni fisiche e psichiche, non hanno la possibilità di muoversi correttamente ed hanno bisogno di aiuto. Per questa ragione vengono assistiti da alcune persone specifiche. L’aiuto, però, non viene concesso in automatico e ci sono  dei precisi criteri e dei passaggi che bisogna rispettare affinché venga concessa e mantenuta.

In quali casi si perde l'indennità di accompagnamento
Ecco in quali casi puoi perdere l’indennità di accompagnamento – Galleriaborghese.it

Trattandosi di un aiuto per disabili, anziani e persone con difficoltà motorie si pensa che una volta rientrati nei criteri questa rimanga a vita, tuttavia l’indennità di accompagnamento potrebbe essere revocata. Infatti ci sono alcuni elementi che devono essere tenuti a mente. Si tratta di categorie che nel verbale autorizzato, in tanti casi, non vengono spuntate e rimangono inutilizzate. In assenza di questi fattori c’è il rischio che l’indennità di accompagnamento non sia più utilizzabile. Cerchiamo di capire insieme come risolvere e soprattutto che cosa fare.

Attento a queste sezioni nell’indennità di accompagnamento: se non sono spuntate sei nei guai

Ci sono alcuni campi che devono essere compilati. Nello specifico una sezione con due spunte che deve essere autorizzata dal medico curante. Queste due carelle riportano delle diciture precise. La prima ci dice che la persona è impossibilitata a deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore. La seconda, invece, che la persona necessita di assistenza continua e non è in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.

In quali casi si perde l'indennità di accompagnamento
Fai attenzione a queste diciture: devono essere spuntate – Galleriaborghese.it

Se una delle due non è spuntata, l’indennità di accompagnamento non è valida. Significa che deve essere revocata e che non ha alcuna valenza. Di base spetta al medico decidere se spuntare o meno le caselle. Ma in genere è la commissione medica dell’Inps che concede l’autorizzazione. Se l’ente previdenziale decide che non è idonea, allora il sostegno è da considerarsi nullo.

Tuttavia c’è un altro dettaglio da tenere a mente: la Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato che ciò che conta è il certificato medico. Viene valutato con attenzione dalla commissione medica ed è il documento che importa di più. Nonostante questo è sempre il caso di richiedere un controllo. A volte possono verificarsi degli errori senza volerlo. Ed è diritto dei cittadini risolvere la faccenda quanto prima. Se il problema dovesse comunque persistere, si hanno 6 mesi di tempo per avviare una denuncia. L’avvocato competente si occuperà di portare avanti il caso.

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