In pensione senza NASPI e lavoro: la soluzione per prendere l’assegno ogni mese

Per coloro che considerano l’opzione pensionistica, ci sono diverse possibilità da prendere in considerazione. Un quadro del contesto.

Quando si perde il lavoro involontariamente, ci si affida spesso alla NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) per aiutare a tamponare la perdita di reddito. Tuttavia, quando la NASPI giunge alla sua conclusione, i lavoratori si trovano ad affrontare un’altra serie di sfide, soprattutto quando si tratta di pianificare il proprio futuro pensionistico. Non tutto è perduto, però, perché si può avere la pensione, anche senza NASPI e lavoro.

Come andare in pensione senza Naspi
Possibile andare in pensione senza Naspi: ecco come – Canva – galleriaborghese.it

In passato, dopo la fine della NASPI, esistevano bonus aggiuntivi che potevano estendere il periodo di copertura. Tuttavia, le opportunità di questo genere si sono ridotte, e i lavoratori si trovano spesso in una situazione di incertezza riguardo al loro futuro lavorativo e previdenziale. Questo è particolarmente vero per coloro che si trovano a gestire la disoccupazione oltre i 60 anni, poiché trovare un nuovo lavoro diventa sempre più difficile.

La situazione per coloro che hanno esaurito la NASPI o altre indennità di disoccupazione è piuttosto delicata. Mentre esistono misure pensionistiche di favore disponibili per chi proviene da un periodo di beneficio della NASPI, è importante capire quali siano queste opzioni e quali siano i requisiti necessari per accedervi.

In pensione senza NASPI e lavoro: si può!

Attualmente, non esistono ammortizzatori sociali capaci di prolungare la durata della NASPI. Tuttavia, esistono alcune alternative che i lavoratori possono considerare una volta che la NASPI giunge al termine. Una di queste è l’Assegno di Inclusione, che sostituisce il reddito di cittadinanza e offre un sostegno finanziario a coloro che si trovano in difficoltà economica.

Come andare in pensione senza Naspi
Ecco come andare in pensione senza Naspi – Ansa Foto – galleriaborghese.it

Per coloro che considerano l’opzione pensionistica, ci sono diverse possibilità da prendere in considerazione. Ad esempio, a 62 anni e con 41 anni di contributi, si può accedere alla pensione con quota 103, anche se questa è una pensione contributiva e potrebbe essere penalizzante. In alternativa, per coloro che non raggiungono i 41 anni di contributi, c’è l’opzione dell’Anticipo pensionistico sociale (Ape sociale), che richiede 30 anni di contributi e un’età minima di 63 anni e 5 mesi.

Tuttavia, è importante valutare attentamente queste opzioni e considerare il proprio percorso contributivo e le proprie esigenze finanziarie prima di prendere una decisione. Se hai esaurito la NASPI e ti trovi a un bivio riguardo al tuo futuro lavorativo e pensionistico, è consigliabile consultare un esperto previdenziale per ricevere consulenza personalizzata e prendere la decisione migliore per te.

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