Il riscatto di laurea può penalizzare la pensione in questi casi: controlla bene prima di pagare

Uno dei temi più discussi in questo periodo è il famoso riscatto di laurea. Quest’ultimo potrebbe in alcuni casi penalizzare la pensione.

La laurea è uno dei titoli più prestigiosi al mondo, poiché permette a chiunque di apprendere utili conoscenze e di specializzarsi in un determinato settore. Ma qual è la sua origine? In realtà, l’università fonda le sue radici nel lontano Medioevo: per la precisione, il primo modello si formò nelle chiese e nei conventi europei a partire dall’XI secolo. In quel periodo si organizzavano lezioni durante le quali si leggevano e si commentavano i testi filosofici e giuridici.

quando il riscatto di laurea penalizza
Riscatto di laurea, i casi in cui può penalizzare le pensioni – galleriaborghese.it

Tuttavia, una primitiva università era presente anche nell’antica Grecia, grazie agli innumerevoli simposi culturali e al Liceo di Aristotele. Persino in epoca romana c’era la possibilità di studiare un insegnamento superiore, che corrispondeva alle attuali università.

Casi in cui il riscatto di laurea può penalizzare

Il riscatto di laurea è un’opportunità fornita dall’INPS per trasformare gli anni di studio universitari in anni di contributi versati. In altre parole, coloro che hanno frequentato per 5 anni un corso di laurea possono richiedere 5 anni di contributi. Pertanto, questa possibilità ha due grandi vantaggi: è uno strumento per acquisire anzianità contributiva e, al contempo, permette di versare il contributo dal modello 730 con una detrazione del 19%.

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Riscatto di laurea: cosa bisogna sapere – galleriaborghese.it

Inoltre, il riscatto di laurea si suddivide in ordinario e agevolato. Quest’ultimo fornisce la possibilità di risparmiare circa il 70% rispetto a quello ordinario, a patto che si scelga la liquidazione della pensione mediante il calcolo interamente contributivo. Dunque, per avere un’idea dettagliata sulle differenze presenti nei due rami (ordinario e agevolato), si consiglia di consultare il servizio online INPS o il portale PMI.it e cliccare su “Calcolo riscatto di laurea”.

In questo modo è possibile confrontare i due costi e, di conseguenza, scegliere il più conveniente. In modo particolare, l’INPS svolge un calcolo teorico e uno specifico sulla posizione contributiva dell’utente: in altre parole, grazie a questi calcoli simulati si può prevedere l’importo della pensione che spetterebbe all’utente con il sistema misto senza il riscatto, oppure si potrebbe provare a cambiare l’anno di pensionamento per calcolare il cambiamento dell’importo della pensione.

Un’altra piattaforma consigliata è la PMI.it, la quale fornisce la possibilità di calcolare la futura pensione in tempo reale. Chiaramente, per ottenere questi dati bisogna prima inserire i contributi versati, poi si deve cliccare su Calcolo contributivo e in seguito su Calcolo retributivo o misto. Infine, si ottiene una simulazione abbastanza precisa sulla cifra che si percepirà durante il pensionamento. Ad ogni modo, con il suddetto metodo l’utente sarà in grado di conoscere l’importo che accumulerebbe con il riscatto agevolato, oppure la cifra che riceverebbe con quello ordinario.

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