Il Fisco si ferma e non invia avvisi bonari in queste date: felici i contribuenti

Una bella notizia per i contribuenti: ecco in quali date non è previsto l’invio di avvisi bonari da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Una delle ‘comunicazioni’ che i contribuenti temono di più è certamente quella relativa agli avvisi bonari da parte dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di missive di primaria importanza in quanto riguardanti eventuali adempimenti che non sono stati concretizzati entro i tempi massimi previsti e per i quali l’Agenzia fornisce una segnalazione dando ulteriore tempo per provvedere con sanzioni ridotte.

Agenzia delle entrate e stop avvisi bonari: le date
Agenzia delle Entrate, quando non è previsto l’invio di avvisi bonari e lettere di compliance (galleriaborghese.it)

Solitamente fanno capo a discrepanze riscontrate nelle dichiarazioni fiscali e consentono di intervenire e correggere l’errore. A tal proposito c’è una buona notizia in quanto vi sono novità in merito alle date nelle quali tali avvisi non potranno essere inviati.

Avvisi bonari, le date nelle quali l’Agenzia non li manderà

Si tratta di una boccata di ossigeno importante per i contribuenti italiani, in quanto viene definito nero su bianco, e nello specifico mediante l’articolo 37 del Decreto Legge 223 del 2006, il lasso di tempo all’interno del quale è previsto uno stop all’invio di avvisi bonari e lettere di compliance. Prima di entrare nel merito è però bene chiarire che tale stop non si applica nei casi di “indifferibilità e urgenza”, che sono stati chiariti nel dettaglio da parte dell’Agenzia delle Entrate con un’apposita comunicazione ed una serie di relativi esempi.

Avvisi bonari e lettere compliance: quando lo stop non vale
Avvisi bonari, che cosa succede nell’arco dei due mesi di stop (galleriaborghese.it)

Di recente ulteriori dettagli in merito allo stop sono stati previsti dal comma 1 art. 10 del c.d. decreto Adempimenti 2024. In buona sostanza viene stabilito che dal 1° agosto al 31 agosto e dal 1° dicembre al 31 dicembre di ogni anno sono sospesi “i termini per la trasmissione di informazioni e documenti” richiesti dall’Agenzia delle Entrate (oppure da altri enti impositori) ai contribuenti. In tale ‘blocco’ rientrano per l’appunto gli avvisi bonari e le lettere di compliance.

In questi due mesi dunque non ci si dovrà preoccupare di controllare la casella di posta PEC in quanto non saranno presenti lettere di invito per l’adempimento spontaneo, comunicazioni riguardanti la liquidazione delle imposte dovute sui redditi assoggettati a tassazione separata oppure messaggi sugli esiti dei controlli automatizzati o formali delle dichiarazioni. Ma attenzione: come sottolineato nel medesimo decreto Adempimenti nelle ipotesi di indifferibilità ed urgenza, ovvero in situazioni nelle quali, come specificato dall’Amministrazione Finanziaria “sussiste pericolo per la riscossione”, avvisi e lettere potranno essere ugualmente inviati.

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