Il regista Gabriele Muccino torna a toccare un tasto dolente. Una ferita che non si è ancora rimarginata e una sofferenza mai lasciata alle spalle.
Le riprese dell’ultimo film di Gabriele Muccino si sono concluse ormai qualche tempo fa. Il regista è pronto a tornare sul grande schermo a quattro anni da Gli anni più belli del 2020. Si intitolerà Here now e arriverà nelle sale in inverno. Protagonisti della pellicola saranno Elena Kampouris e Saul Nanni. E se la vita professionale ha ripreso a sorridergli già da un po’, in quella privata rimangono dei conti in sospeso.
In particolare, c’è una persona che ormai da tempo si ostina a non voler riallacciare i rapporti con lui. A 56 anni, Muccino non è ancora riuscito a trovare la chiave giusta per ricostruire i pezzi di un legame andato in frantumi.
Gabriele Muccino, la triste confessione: “Era un pezzo di me”
“Con lui ho vissuto un lutto di una persona vivente, non lo vedo dal 2007. Per me è stata un’esperienza aberrante da un punto di vista psicologico: mi ha scarnificato. Rimane una delle cose più incomprensibili, ingiustificabili e forse anche imperdonabili”. Queste le parole di Gabriele per il fratello Silvio, con cui ha chiuso ogni rapporto da anni.
In studio a L’Arena, ospite di Massimo Giletti, l’attore Silvio Muccino nel 2016 attaccò pesantemente il fratello. Accuse gravi che vennero lanciate in diretta televisiva, davanti alle telecamere. Il regista secondo quanto raccontato avrebbe aggredito quella che all’epoca era ancora sua moglie, Elena Majoni. Era il 2012, diversi episodi lo hanno spinto a parlare: “Sua moglie spesso mi raccontava che lui veniva alle mani ed era violento e aggressivo. Ci sono stati ripetuti episodi di violenza domestica”.
Pare inoltre che un giorno Gabriele si sia spinto oltre: “Un’estate eravamo nella casa di campagna di Gabriele, lui era nervoso e andò in camera da Elena. Quando mi avvicinai alla porta la vidi uscire con una mano sull’orecchio e le lacrime agli occhi. Non sentiva più niente: uno schiaffo le aveva perforato un timpano e ha dovuto subire una timpano-plastica per riacquisirlo in parte”.
Dall’altra parte il 56enne fa ancora fatica a capacitarsi del suo atteggiamento, come raccontato al Corriere della Sera tempo fa: “Quando tuo fratello scompare senza neanche dirti perché per una vita intera, il corpo soffre, soffri psicologicamente, ti svegli nel cuore della notte come se ti mancasse l’aria, perché hai voglia di tuo fratello. Era un pezzo di me”.
