Francesco Facchinetti, parla di una malattia che lo perseguita da diversi anni: ecco cosa è successo, i dettagli della vicenda.
Uno degli uomini che ha fatto più parlare di sé nel mondo dello spettacolo per il suo talento e la sua grandissima professionalità è lui, Francesco Facchinetti. L’uomo, che tutti conosciamo essere figlio d’arte del grande frontman dei Pooh, Roby Facchinetti, oggi è un noto deejay, produttore discografico, conduttore televisivo, imprenditore e agente del mondo dello spettacolo. L’uomo ha fatto una confessione sconvolgente che ha lasciato tutti senza parole.
A scoprire il talento di Francesco Facchinetti è stato il noto producer degli anni Novanta, Claudio Cecchetto; insieme a Davide Primiceri e Alberto Rapetti, all’uomo è stata fatta la proposta di cantare il brano La canzone del Capitano, divenuto in pochissimo tempo un vero successo.
Nel 2003, infatti, il brano in questione è stato premiato come doppio disco di diamante ed è a oggi il singolo più venduto del XXI secolo in Italia. Inoltre, è stato anche nominato rivelazione dell’anno agli Italian Music Awards 2003.
Inoltre, l’uomo ha partecipato al reality L’Isola dei famosi, dedicandosi successivamente alla sua attività d produttore e manager dello spettacolo. Qualche tempo fa, un post sui social scritto da Facchinetti attirò l’attenzione mediatica proprio per una frecciatina velenosa su alcuni dei suoi colleghi: “Nel mondo dello spettacolo è pieno di chiacchieroni.. alle volte lo sono anche io. I migliori sono quelli che fanno finta di essere milionari, poi vai a leggere i loro bilanci e ti scappa una risata”.
Francesco Facchinetti, il dramma orribile: ecco cosa è successo
Dopo diversi anni, Francesco Facchinetti, ospite del noto programma One More Time, il podcast di Luca Casadei, ha fatto una confessione davvero sconvolgente per il pubblico: ha ammesso di soffrire di un disturbo della personalità narcisistico.
L’uomo da diverso tempo è sotto cura di uno psicologo spiegando la motivazione: “Perché è ovvio che questo disturbo della personalità narcisistica crea problematiche. Non penso di aver risolto il rapporto conflittuale con il denaro”.
Si è lasciato andare a dettagli anche della sua infanzia: “Fin da piccolo volevo una sorta di riscatto sociale, conquistare cose. Negli ultimi dieci anni ho lavorato molte ore al giorno per comprarmi un quadro di Andy Warhol. Ogni giorno mi chiedevo: ‘Perché ti alzi? Per comprare un quadro di Andy Warhol”.
E ha aggiunto: “Ogni tanto mia madre mi chiede: ‘Perché giri con una Rolls Royce da 3-400mila euro?’ e io dico: ‘Lavoro tutto il giorno, se non avessi una Rolls non uscirei di casa. Perché devo avere attorno a me cose che mi rendono la giornata piacevole’. Sono cose materiali? Sì. È destabilizzante raccontarlo? Sì, ma mi rasserenano”.
