Conduttore e attore amatissimo, Flavio Insinna ha dovuto fare i conti con una malattia insidiosa: ecco cosa ha avuto.
Impossibile non rimanere affascinati dalla sua cultura e dalla sua dialettica, che porta con sé in ogni programma che conduce e in ogni film in cui lavora. Per diversi anni al timone de L’Eredità di Rai 1, oggi invece ha scelto di lasciare la presentazione del quiz a Marco Liorni per dedicarsi al suo lavoro di attore e per concentrarsi su nuove attività. Ecco però la malattia con cui ha dovuto fare i conti Flavio Insinna.
![La malattia di Flavio Insinna](https://www.galleriaborghese.it/wp-content/uploads/2024/01/flavio-insinna-galleriaborghese.it-11012024.jpg)
Nato a Roma nel 1965, Flavio Insinna ha frequentato il liceo classico e poi ha provato ad entrare nell’Arma dei Carabinieri, senza successo. Si è iscritto quindi alla scuola di recitazione e, nel 1990, si è diplomato al Laboratorio di esercitazione sceniche di Gigi Proietti, personaggio fondamentale nella sua vita e nella sua carriera. Ecco però qual è la malattia che ha messo a rischio tutto il suo percorso artistico.
Flavio Insinna ha dovuto fare i conti con questa malattia: come ne è uscito
Invitato da Daria Bignardi nel suo programma di successo Le invasioni barbariche, Flavio Insinna ha parlato non solo dei suoi momenti di successo ma anche di quelli più duri e difficili. Uno dei momenti più duri è stato quello nel quale ha dovuto fare i conti con una malattia molto dura e insidiosa, la depressione: ecco come ne è uscito.
![La malattia di Flavio Insinna](https://www.galleriaborghese.it/wp-content/uploads/2024/01/Flavio-Insinna-galleriaborghese.it-11012024-ansafoto.jpg)
Come ha rivelato a Daria Bignardi, suo padre l’ha subito invitato a curarsi e di fatto un po’ ne è uscito, ma un po’ si sente ancora dentro il tunnel. “C’è chi dice che se hai il graffio nell’anima o fai lo psicanalista o fai l’attore. Io oggi ho imparato a volere bene alla vita e a essere allegro senza motivo” ha aggiunto, rivelando che la sua filosofia di vita è quella di tentare di vivere e non di sopravvivere.
Un altro momento difficile è stato quello della morte di suo padre, dopo la quale ha deciso di fermarsi per un periodo. “Io l’ho fatto, perché non è vero che lo spettacolo deve continuare: mi sono fermato (…). Non per elaborare il lutto, ma per farmi passare la rabbia“. Anche nella sua vita, quindi, il dolore si è fatto sentire e Flavio Insinna ci fa i conti tutti i giorni.