Festività in busta paga a Pasqua: ecco quanto si riceve in più

Come viene pagata la festività di Pasqua in busta paga? Ecco quanto si riceve di più se si lavora in questo giorno festivo.

La Pasqua è la celebrazione più importante di tutta la Cristianità e, insieme alle festività natalizie, il giorno della Pasqua è segnato in rosso sul calendario di lavoro. Quest’anno tale festività ricade abbastanza presto, ovvero il 31 marzo, mentre lunedì 1° aprile è Lunedì dell’Angelo, ovvero Pasquetta.

Pasqua e Pasquetta
Retribuzione di Pasqua e Pasquetta – Galleriaborghese.it

Molti lavoratori dipendenti si chiedono come vengono retribuite in busta paga le festività di Pasqua e di Pasquetta. La prima cosa che possiamo dire, a tal proposito, è che generalmente durante le festività il dipendente ha diritto di astenersi dal lavoro, percependo comunque la retribuzione.

Busta paga a Pasqua e Pasquetta: l’importo sarà più alto?

Se da una parte il Lunedì dell’Angelo è una giornata festiva retribuita, Pasqua, invece, capitando sempre di domenica non figurerà come festività in busta paga. Di conseguenza queste due giornate non sono scoperte dal punto di vista retributivo, ma vengono retribuite in modo differente.

Soldi euro
Compenso busta paga Pasqua e Pasquetta – Galleriaborghese.it

Un’eventuale richiesta dell’azienda di lavorare durante la festività non basta, è necessario stipulare un apposito accordo individuale tra le parti e le somme (o i riposi compensativi) riconosciute cambiano a seconda del tipo di retribuzione spettante al dipendente, se fissa o ad ore. Vediamo ora nel dettaglio la retribuzione per Pasqua e Pasquetta.

Il dipendente retribuito a stipendio fisso non subisce variazioni nella retribuzione e ha diritto ai riposi compensativi per il lavoro svolto durante le festività. La maggiorazione per lavoro festivo è prevista dal CCNL applicato. Il dipendente retribuito a ore percepisce la normale retribuzione ragguagliata ad 1/6 dell’orario settimanale (o 1/5 in caso di settimana corta) e ha diritto ai riposi compensativi o alla maggiorazione per lavoro festivo (a seconda del CCNL).

Facendo un esempio pratico, il dipendente con retribuzione oraria di €11,80 e CCNL che prevede 38 ore settimanali che lavora il giorno di Pasquetta avrà la retribuzione per le ore lavorate, €11,80 x 4 = €47,20, più la maggiorazione per lavoro festivo: €11,80 x 20% x 4 = €9,44 per un totale di  €47,20 + €9,44 = €56,64.

Pasqua, come detto, non è considerata festività lavorativa per legge ma ci sono alcune eccezioni previste da alcuni CCNL (es. CCNL Pulizia e Pulizia – Artigianato). Il dipendente assente per malattia, infortunio, maternità, congedo parentale, ferie, permessi, sospensione dal lavoro ha diritto alla retribuzione per le festività (Pasqua se prevista dal CCNL e Pasquetta). L’integrazione INPS/INAIL se il trattamento economico è a loro carico.

Quindi, per concludere, la gestione di Pasqua e Pasquetta in busta paga varia a seconda del CCNL applicato e della tipologia di retribuzione del dipendente. È importante consultare il proprio CCNL per conoscere le specifiche disposizioni in materia di festività. In caso di dubbi o incertezze, è consigliabile rivolgersi al proprio ufficio paghe o a un consulente del lavoro.

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