Festival di Sanremo interrotto, l’irruzione sul palco scatena il finimondo

Festival di Sanremo è stato anche interrotto: l’irruzione che ancora oggi resta storica, ha scatenato il finimondo sul palco.

A poche ore dall’inizio del Festival di Sanremo 2024, Amadeus ha il compito di pensare davvero a moltissime cose, non solo l’organizzazione della kermesse canora, ma anche le possibili e eventuali polemiche, relative al momento storico che stiamo vivendo.

Sanremo finimondo
Sanremo foto Raiplay -galleriaborghese.it

In passato, è successo più di una volta di trovarsi davanti a episodi che raccontano o per meglio dire, svelano l’altro lato di Sanremo, quelli che in un modo o nell’altro richiamano sempre una grande attenzione mediatica, come da un certo punto di vista è anche giusto che sia.

Stiamo parlando delle proteste e delle istanze che molto spesso, le persone, portano sul palco dell’Ariston, anche solo per essere ascoltati nel modo giusto, una volta nella vita. In passato è successo in più di una occasione: rinfreschiamoci la memoria.

Sanremo, ricordate le proteste portate all’Ariston?

Insomma, per capire bene di che cosa stiamo parlando, dobbiamo fare un salto all’indietro nel tempo e per la precisioni ad alcuni momenti, rimasti nella storia del Festival di Sanremo, in cui ad essere protagoniste non sono state le canzoni, ma le proteste.

Sanremo, quella protesta che scateno il finimondo
Amadeus foto Ansa -galleriaborghese.it

Per questo 2024, si ipotizza che possa esserci l’arrivo degli agricoltori sui trattori, ma tra i più clamorosi eventi del passato, è impossibile non ricordare quella del 1984, conduttore Pippo Baudo, un migliaio di operai dello stabilimento di Genova-Cornigliano dell’Italsider, a rischio chiusura, manifestano davanti al teatro in occasione della serata inaugurale del Festival.

E ancora: Pino Pagano, l’operaio disoccupato che a Sanremo 1995 minaccia di lanciarsi in diretta dalla balconata dell’Ariston, solo la forza di Pippo Baudo, costretto ad arrampicarsi in galleria, è riuscito a rassicurarlo e a cambiare idea. Aveva 47 anni.

Si passa a 2000, alla conduzione Fabio Fazio, davanti all’Ariston sfilano i Cobas con la mucca Ercolina, simbolo della protesta legata alle quote latte. E poi, sempre lui, nel 2014 viene interrotto da due disoccupati, in arrivo dalla Terra dei Fuochi: salgono sulla balaustra del teatro, minacciano di buttarsi giù per manifestare contro la difficile situazione del lavoro in Campania. Il conduttore legge in diretta la loro lettera.

Infine, nel 2019, a Sanremo arrivano i gilet gialli: un movimento spontaneo di protesta dal basso che si è propagato a tutta la Francia, in rivolta contro l’aumento dei prezzi del carburante. Una mini invasione pacifica, che resta fuori dall’Ariston.

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