Farmaci da banco, non tutti lo sanno ma alcuni sono detraibili: come individuarli

Molti farmaci da banco possono essere detratti al momento della dichiarazione dei redditi. Ecco come individuarli facilmente. 

L’espressione “farmaci da banco” deriva dall’espressione inglese di “Over the Counter”, la quale indica tutte quelle medicine non soggette a prescrizione del proprio medico curante. Antidolorifici, multivitaminici, fermenti lattici e molto altro ancora, possono essere richiesti autonomamente senza ricorrere alla ricetta del medico ed esposti alla libera vendita.

Farmaci da banco alcuni sono detraibili
Farmaci da banco: quali possono essere detratti? – Galleriaborghese.it

A definire per la prima volta la categoria dei medicinali non soggetti a prescrizione medica, è stato il decreto legislativo 539/1992 che ne ha stabilito alcune caratteristiche. La prima peculiarità dei farmaci da banco, e quella più importante, risiede nel basso pericolo per la salute del paziente.

I farmaci da banco sono concepiti, per la loro composizione e per il loro obiettivo terapeutico, per essere utilizzati senza intervento diretto del medico per la diagnosi, la prescrizione o la sorveglianza nel corso della somministrazione. Tuttavia, è opportuno che l’automedicazione sia limitata nel tempo e che non venga perseguita se inefficace.

Farmaci da banco: alcuni possono essere detratti a fine anno

Nonostante l’acquisto dei farmaci da banco sia completamente a carico del cittadino e non del Sistema Sanitario Nazionale, alcuni di questi possono essere detratti a fine anno in sede di dichiarazione dei redditi. Sulla base di questo argomento, è essenziale una distinzione tra farmaci detraibili, al pari dei medicinali, e i parafarmaci, i quali non sono soggetti ad alcuna detrazione.

Farmaci da banco detratti a fine anno 
La lista dei farmaci da banco che possono essere detratti nella dichiarazione dei redditi – Galleriaborghese.it

Alcuni prodotti in libera vendita, come gli antidolorifici comuni, possono essere detratti a fine anno nel 730, anche se comprati senza ricetta del medico. Le spese farmaceutiche, così come le altre spese mediche e sanitarie, se sostenute dal contribuente per se stesso o per i familiari, sono detraibili al 19% dell’Irpef, con una franchigia massima di 129,11 euro. La detrazione deve essere comunque eseguita nell’anno successivo a quello del sostenimento della spesa.

Per individuare i farmaci detraibili, è necessario controllare il codice AIC presente sullo scontrino dell’acquisto. Si tratta di un numero di autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco. Se il codice inizia con un A0 si tratterà di un farmaco detraibile, diversamente dal codice A9 il quale indicherà un parafarmaco non detraibile. Per individuare i farmaci detraibili, si può fare riferimento anche alle sigle di classificazione commerciale adottate dalla farmacia sulla base della metodologia utilizzata dall’Aifa.

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