Dolore all’alluce: campanello d’allarme da non sottovalutare, che cosa potrebbe nascondere

Il dolore all’alluce può essere un campanello d’allarme severo e indicare una condizione medica molto severa a cui fare attenzione.

Spesso ci si focalizza su quelli che sono i sintomi “importanti” e si tralasciano, trascinandoli a lungo, quelle condizioni poco comuni o che non rappresentano per molti una vera e propria preoccupazione. Difficilmente qualcuno sarà in allarme per un dolore all’alluce eppure dovrebbe.

Dolore all'alluce campanello d'allarme
Dolore all’alluce campanello d’allarme da non sottovalutare (galleriaborghese.it)

Sono proprio i sintomi anomali e persistenti a dover destare sospetti, quelli di tipo comune possono essere associati a qualunque patologia ma la realtà è che anche i sintomi molto particolari possono avere delle corrispondenze mediche insolite che hanno a che fare con questioni che sono del tutto sconnesse dalla manifestazione stessa.

Dolore all’alluce: quando è un campanello d’allarme

C’è una condizione medica che si manifesta inizialmente come un leggero fastidio al piede, poi può determinare difficoltà nel camminare correttamente e alla fine portare alla necessità di intervenire chirurgicamente. Quindi meglio capire di cosa si tratta subito.

dolore all'alluce cosa potrebbe nascondere
Cosa nasconde il dolore all’alluce (galleriaborghese.it)

Un disturbo molto comune del piede è quello che riguarda appunto l’alluce e che può essere dato sia da fattori genetici e sia da condizioni esterne che stressano quella zona. Il fastidio si colloca esattamente all’alluce e al metatarso, è frequente e intenso. Quello che si nota è un mancato allineamento dello stesso rispetto all’osso e al resto delle dita, è ciò che viene definito come “alluce valgo”. La manifestazione dolorosa può avvenire quando si prova a piegare il dito, quando la scarpa preme sul piede o semplicemente quando si cammina. Il problema è che questa condizione solitamente degenera e progressivamente si arriva a una sorta di rigidità del dito così forte da impedire i movimenti.

Non è una malattia grave fondamentalmente ma è molto fastidiosa, per questo bisogna contattare uno specialista per avere indicazioni specifiche in merito e capire bene cosa fare. Negli stadi iniziali ci sono dei piccoli tutori che si inseriscono tra un dito e l’altro o che servono a bloccare il piede, c’è la fisioterapia e una serie di condizioni che servono a non far peggiorare e quindi progredire il problema.

Molti però avvertono un dolore e un fastidio così intensi che l’unica opzione è la chirurgia che permette di ristabilire il corretto posizionamento dell’osso e quindi di evitare che il dolore si propaghi a tutto il piede diventando praticamente invalidante. L’intervento oggi è perfettamente sicuro e anche poco invasivo rispetto al passato. La cosa importante è confrontarsi con il medico laddove ci siano specifiche condizioni come dolore e fastidio localizzato affinché sia possibile valutare la procedura idonea.

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