Avete mai sentito parlare della sgorbia? Sapete se è un oggetto, una pratica o un errore? Al termine di questo test conoscerete la risposta.
Ci sono utensili di cui conosciamo il nome perché talmente parte della vita comune che è impossibile non conoscerli, ma ci sono anche quelli che vengono utilizzati solo da chi è di mestiere, così come ci sono pratiche e errori che sono tipici di un determinato ambito e che le persone al di fuori di questo ignorano completamente. Questo è probabilmente il caso della sgorbia, nome che sicuramente avete sentito, ma che probabilmente non riuscite a collegare a qualcosa di definito.
Cos’è dunque la sgorbia? Siete in grado di dare una definizione? Ecco di seguito quelle che sono le tre possibilità che vi invitiamo a considerare:
A- Un errore di produzione
B- Una lavorazione meccanica
C- Un particolare tipo di scalpello.
In pochi sanno cosa sia effettivamente una sgorbia: ecco la risposta
Senza indugiare oltre vi riveliamo che la sgorbia è strumento essenziale per gli intagliatori del legno e viene utilizzata per creare sculture, rilievi, pezzi decorativi e oggetti funzionali in legno. Di seguito, scopriamo nel dettaglio cos’è la sgorbia e a cosa serve. Scalpelli e sgorbie sono tra gli strumenti più antichi utilizzati per modellare il legno e le loro forme base sono rimaste le stesse da migliaia di anni.
Nonostante la loro apparente semplicità, i falegnami avevano bisogno di varie dimensioni e forme, ciascuno adatto a un lavoro particolare. La differenza principe tra uno scalpello e una sgorbia è che il primo ha il tagliente dritto mentre il secondo ha il tagliente curvo. Gli scalpelli vengono utilizzati per eseguire tagli diritti o modellare superfici piane, mentre le sgorbie vengono utilizzate per realizzare curve, scanalature o creare canali nel legno.
La versione moderna ha generalmente il manico in linea, mentre la lama e il manico hanno tipicamente lo stesso asse lungo. Se lo smusso della lama si trova sulla superficie esterna della curva, la sgorbia viene chiamata sgorbia “outcannel”, altrimenti è nota come sgorbia “incannel”. Quelle con lame angolate anziché curve sono spesso chiamate “sgorbie a V” o “strumenti di separazione a V”.
La geometria della lama è definita da un sistema di numerazione semi-standardizzato che varia in base al produttore e al paese di origine. Per ogni sgorbia viene specificato un “numero di passata” che esprime la parte di cerchio definita dalla curva della lama. Oltre a variare l’ampiezza, la smussatura e la larghezza della lama, le variazioni della lama includono:
- Sgorbie a “collo a manovella”, in cui la lama è spostata dal manico di una piccola distanza, per consentire di lavorare in piano su una superficie
- Sgorbie ‘piegate a cucchiaio’, in cui la lama è curvata nel senso della lunghezza, per consentire di lavorare in una cavità altrimenti non accessibile con una sgorbia a lama dritta
- Sgorbie ‘a coda di pesce’, in cui la lama è molto stretta per gran parte della sua lunghezza per poi allargarsi in prossimità del bordo di lavoro, per consentire di lavorare in spazi ristretti.
Tutte queste sgorbie specializzate consentono a un artigiano di tagliare in aree che potrebbero non essere possibili con un normale utensile a lama diritta. La forma tagliente di una sgorbia può anche essere tenuta in un’ascia, più o meno come la forma di una zappa moderna.