Cosa controlla il Fisco quando si acquista la casa e cosa conviene evitare

Acquisto casa: attenzione ai rigidissimi controlli del Fisco. Presta attenzione a questi dettagli. Ecco quello che devi sapere in merito.

L’acquisto della prima casa è un traguardo importante per ogni cittadino. Dopo aver raggiunto la stabilità lavorativa in Italia è consuetudine comprare casa. La maggior parte delle persone si rivolge agli istituti bancari per richiedere un mutuo probabilmente di 20 o 30 anni.

Acquisto casa: cosa controlla il Fisco?
Cosa controlla il Fisco quando si acquista la casa? Ecco cosa devi sapere – galleriaborghese.it

Ma  attenzione se gli acquisti immobiliari sono fatti con l’agevolazione prima casa, il Fisco controlla gli atti per verificare la presenza dei requisiti, al fine di evitare che qualcuno se ne possa appropriare indebitamente. Ed inoltre gli uffici devono rispettare precise scadenze.

Acquisto casa, arrivano controlli del Fisco: ecco cosa devi sapere

Coloro che si apprestano ad acquistare casa devono fare molta attenzione, soprattutto se si servono delle agevolazioni prima casa, poiché i controlli da parte del Fisco sono super rigidi e a tappeto. Dunque, per non incorrere in sanzioni, bisogna fare molta attenzione ad alcuni dettagli.

Acquisto casa? Attenti ai controlli del Fisco
Il Fisco effettua controlli sull’acquisto casa: ecco a cosa prestare attenzione – galleriaborghese.it

Le agevolazioni fiscali previste per l’acquisto della “prima casa” sono rivolte a chi rispetta tali condizioni, ovvero:

  • la dichiarazione sostitutiva da parte dell’acquirente del possesso dei requisiti “prima casa”
  • l’abitazione che si acquista deve appartenere a una delle seguenti categorie catastali:
    • A/2 (abitazioni di tipo civile)
    • A/3 (abitazioni di tipo economico)
    • A/4 (abitazioni di tipo popolare)
    • A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare)
    • A/6 (abitazioni di tipo rurale)
    • A/7 (abitazioni in villini)
    • A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi)

 

  • l’abitazione deve trovarsi nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza. Ma si ha diritto alle agevolazioni anche quando l’immobile si trova:
    • nel territorio del Comune in cui l’acquirente svolge la propria attività
    • nel territorio del Comune in cui ha sede o esercita l’attività il proprio datore di lavoro, se l’acquirente si è dovuto trasferire all’estero per ragioni di lavoro
    • nell’intero territorio nazionale, purché l’immobile sia acquisito come “prima casa” sul territorio italiano

La verifica da parte del Fisco sul possesso dei su indicati requisiti va fatta, entro:

  • tre anni dalla data di registrazione dell’atto,
  • tre anni dalla scadenza dei 18 mesi a disposizione dell’acquirente per il trasferimento della residenza nel Comune dove si trova l’immobile
  • tre anni dalla scadenza dei 12 mesi a disposizione del contribuente per acquistare un nuovo immobile
  • tre anni dalla scadenza dei 12 mesi a disposizione del contribuente per vendere la casa pre posseduta

In mancanza dei requisiti richiesti per l’agevolazione, gli uffici revocano la richiesta, recuperando le imposte che spettano e applicando una multa del 30% sulla differenza.

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