Come anticipare la pensione con 30 anni di contributi: la soluzione possibile da subito

Se hai almeno 30 anni di contributi non devi aspettare i 67 anni per accedere alla pensione: puoi smettere di lavorare molto prima.

C’è una misura poco conosciuta che permette di andare in pensione prima di aver compiuto 67 anni. L’unico requisito richiesto è quello di avere almeno 30 anni di contributi. Vediamo di cosa si tratta.

Se hai 30 anni di contributi puoi andare in pensione molto prima
Se hai 30 anni di contributi puoi andare in pensione molto prima -Galleriaborghese.it

Ad oggi, visto che la legge Fornero non è ancora stata cancellata, l’età pensionabile in Italia è pari a 67 anni. È già stato anticipato che, dal 2027, ci sarà un lieve aumento a causa dell’aspettativa di vita media che continua a crescere. Stando a quanto stabilito dalla legge Fornero, per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria è necessario avere almeno 67 anni di età e non meno di 20 anni di contributi.

Non solo: è indispensabile  aver maturato un assegno previdenziale pari almeno all’importo dell’Assegno sociale che, nel 2024, corrisponde a 534,41 euro al mese. C’è un modo per evitare di restare a lavorare così a lungo e andare prima in pensione?

In realtà le misure di prepensionamento attualmente in vigore sono tante ma tutte richiedono un requisito contributivo alto. Tutte tranne una: c’è una misura che consente di smettere di lavorare ben prima di aver compiuto 67 anni e con solo 30 anni di contributi.

Pensione con 30 anni di contributi: ecco a chi spetta

Forse non lo sai, ma se hai maturato 30 anni di contribuzione, puoi andare subito in pensione senza attendere di aver compiuto 67 anni come vorrebbe la legge Fornero. Vediamo cosa devi fare.

Ecco chi può andare in pensione prima
Ecco chi può andare in pensione prima – Galleriaborghese.it

Come anticipato, esistono diverse misure di prepensionamento ma tutte esigono un numero di contributi davvero alto. Ad esempio per accedere alla pensione con Quota 41 oppure con Quota 103 bisogna avere una contribuzione non inferiore a 41 anni. C’è un modo, però, per smettere di lavorare anche se gli anni di contributi sono solo 30: si tratta di Ape Sociale.

Questa misura fu introdotta nel 2017 e ad oggi è sempre stata riconfermata. Per beneficiare di Ape sociale è sufficiente avere 30 anni di contributi e almeno 63 anni e 5 mesi di età. C’è da dire, però, che questa strada non è percorribile da tutti i lavoratori. Ape sociale, infatti, si rivolge solo alle seguenti categorie lavorative: caregiver, disabili con invalidità pari o superiore al 74%, disoccupati, addetti ai lavori gravosi. Per quest’ultima categoria, tuttavia, non bastano 30 anni di contributi, ne servono 36.

È bene sapere che Ape sociale comporta parecchie limitazioni. L’assegno mensile che una persona andrà a ricevere non potrà superare i 1.500 euro. Inoltre Ape sociale non è soggetta alla rivalutazione annua, non prevede né la tredicesima né la quattordicesima e non è reversibile. In pratica se il soggetto muore, al coniuge non spetterà alcuna reversibilità.

Infine con Ape sociale non si può tornare a lavorare per arrotondare. In questo caso è ammesso solo il lavoro autonomo occasionale fino ad un reddito massimo di 5.000 euro all’anno. Tutte queste limitazioni verranno meno quando il pensionato compirà 67 anni: a quel punto riceverà la sua pensione di vecchiaia ordinaria.

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