C’è una pensione anticipata che prevede la soddisfazione di un solo requisito contributivo e non anagrafico. Vediamo come funziona.
Gli scivoli pensionistici del sistema previdenziale italiano sono numerosi e differiscono per requisiti e condizioni di accesso. In alcuni casi per la pensione anticipata basta aver maturato un determinato numero di contributi durante la carriera lavorativa.
Quando si avvicina il momento del pensionamento i lavoratori cominciano ad esplorare le opzioni che il sistema previdenziale italiano offre. Gli scivoli sono diversi e richiedono la soddisfazione di requisiti anagrafici e/o contributivi più altre condizioni da accettare per poter andare in pensione. La Legge di Bilancio 2024 ha confermato le vecchie formule – Opzione Donna, Quota 103 e l’APE Sociale – non essendoci ancora le risorse per poter mettere in atto la Riforma delle Pensioni che forse arriverà nel 2025.
Poi ci sono gli scivoli strutturali ossia la pensione per i precoci, la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata ordinaria. Per ottenere il pensionamento anticipato occorrerà soddisfare varie condizioni e accettare spesso dei compromessi. Un esempio è il sistema di calcolo contributivo indipendentemente dal momento in cui si sono iniziati a versare i contributi sia per Opzione Donna che per Quota 103. Quali sono, invece, i paletti della pensione anticipata ordinaria?
In pensione solo con i contributi, lo scivolo attivo nel 2024
La pensione anticipata ordinaria richiede la maturazione di 42 anni e dieci mesi di contributi per il pensionamento degli uomini e 41 anni e dieci mesi per quello delle donne. Non c’è un limite anagrafico da raggiungere per lasciare il mondo del lavoro. Tale scivolo non prevede nemmeno l’applicazione di un tetto massimo di liquidazione dell’assegno di pensione. C’è un paletto, però, da conoscere.
La pensione anticipata ordinaria prevede il ricalcolo dell’assegno pensionistico con il sistema contributivo. Ciò significa una penalizzazione sull’assegno se il lavoratore dovesse avere contributi maturati prima del 1996. Il discorso cambia qualora l’accesso a questo scivolo risultasse attivato dal computo in gestione separata. Si richiedono, infatti, requisiti diversi per andare in pensione e il rispetto di una soglia massima di importo.
Possono accedere alla formula coloro che hanno maturato il primo contributo dal 1° gennaio 1996 con sistema di calcolo sarà totalmente contributivo, i lavoratori iscritti alla Gestione Separata con almeno un contributo mensile versato e coloro che hanno contributi versati entro il 31 dicembre 1995 presso l’Assicurazione Generale Obbligatoria per invalidità, vecchiaia, superstiti o presso la Gestione speciale dei lavoratori autonomi. C’è anche l’opzione al contributivo da rispettare ossia avere un’anzianità contributiva inferiore ai 18 anni al 1995 e avere minimo 15 anni di contributi di cui cinque dopo il 1996.
