Collezione di 25mila quadri di Silvio Berlusconi: quanto li aveva pagati

Berlusconi ha lasciato un’eredità che non è certo facile da quantificare, fra i beni ci sono anche 25mila quadri: a quanto ammonta il valore?

Silvio Berlusconi si è spento lo scorso 12 giugno all’età di 87 anni, dopo una vita passata fra imprenditoria e politica. Un uomo ambizioso che nella vita ha sempre anteposto la sua realizzazione professionale. Per questo motivo l’ex premier ha avuto modo di accumulare un ingente patrimonio che, alla sua morte, è stato equamente diviso fra i suoi eredi.

Silvio Berlusconi e la collezione di 25 mila quadri
Silvio Berlusconi possedeva una collezione vastissima di quadri NASA FOTO Galleriaborghese.it

Cinque figli avuti da due diverse e una quasi moglie che non ne risulta la vedova. Non solo appartamenti, il patrimonio dell’ex premier ingloba anche imbarcazioni, oggetti d’epoca, mobili prestigiosi e quadri. Zio Silvio era un amante dell’arte ed in particolar modo della cultura. Pertanto nel corso della sua vita ha cercato di acquistare dipinti di valore da poter tenere per sé.

L’ex premier era quasi ossessionato dai quadri. Si recava alle aste per acquistarli e conservarli nella sua collezione personale. Arrivava anche ad acquistarli attraverso le televendite pur di averli per sé. Berlusconi potrebbe essere definito un compratore compulsivo, poiché, dispiace dirlo, le opere accumulate risultano essere di scarso valore. “Distruggerle non sarebbe un delitto” sentenzia Vittorio Sgarbi. 

Silvio Berlusconi e l’acquisto di 25.000 quadri

Nella vita ognuno ha le sue passione. A quanto pare Silvio Berlusconi, l’uomo più chiacchierato d’Italia, ne aveva una ben specifica per i quadri. Una passione che l’ha spinto a spendere circa 20milioni di euro nel giro di un paio d’anni. Una mole di opere che si aggira sui 25.000 mila pezzi e che oggi è conservata in un magazzino per volontà dello stesso Berlusconi.

Silvio Berlusconi quadri
Vittorio Sgarbi e la sua opinione sui dipinti di Berlusconi ANSA FOTO GalleriaBorghese.it

Tuttavia la collezione privata del cavaliere appare di scarso valore. Non si tratta di opere notevoli, ma di dipinti definite “croste” dallo stesso Sgarbi. L’hangher che ospita le 25.000 opere costa circa 800.000 euro all’anno e dunque risulta anche una spesa da sostenere per gli eredi. Berlusconi, nonostante il suo culto per il bello, non ha mai pensato di acquistare opere di maggiore valore. Il suo appariva uno shopping compulsivo di dipinti di scarsa qualità. Vittorio Sgarbi, critico d’arte, gli ha sempre consigliato di catalizzare le sue risorse su un numero inferiore di quadri, concentrandosi sulla qualità piuttosto che sulla quantità.

A quanto pare l’ex premier non ha dato ascolto nemmeno a chi di arte ne sapeva molto più di lui. Con molta probabilità era ben consapevole di acquistare qualcosa di vana importanza, ma preferiva farlo ugualmente. Si tratta in gran parte di dipinti che raffiguravo Madonne, donne nude, paesaggi di Napoli o Venezia.

Ironia della sorte, molto spesso gli eredi litigano per dividersi la parte di patrimonio, in questo caso, però, la collezione pittorica non sembra essere ambita da nessuno. Sgarbi riferisce che i pezzi interessanti sono ben pochi, e che il resto potrebbe anche essere distrutto, senza alcun risentimento. Che ne sarà dei migliaia di quadri ammassati nel magazzino del defunto ex Presidente del Consiglio?

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