Colf e badanti, quanto costa metterli in regola? Tutti i dettagli del caso

Colf e badanti, quanto costa fare il contratto e mettere in regola queste figure? Tutti i dettagli e i costi che devi sostenere.

Avere una colf che ti aiuti con le faccende domestiche oppure una badante che curi le persone anziane, è un costo che pesa parecchio sul bilancio familiare.

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Colf e badanti in regola, quanto costano alla famiglia? – Galleriaborghese.it

Mettere in regola una colf o una badante comporta diverse spese. Nel 2024, l’INPS ha aggiornato le tariffe, quindi è fondamentale capire tutti i dettagli per evitare cattive sorprese. Innanzitutto, esistono due modalità per mettere a posto la situazione lavorativa di una collaboratrice domestica. Il libretto famiglia INPS e il contratto collettivo nazionale. La scelta dipende dall’entità delle ore lavorate e dalla necessità di regolarizzare il rapporto di lavoro.

Il libretto famiglia INPS è ideale per situazioni in cui si serve solo un aiuto occasionale, come una pulizia settimanale di poche ore. Tuttavia, il compenso annuo non può superare i 2.500 euro. Se invece il lavoro è più frequente e continuativo, si ricorre al contratto collettivo nazionale. Il quale varia a seconda dell’esperienza e delle responsabilità della lavoratrice.

Colf e badanti, quanto costa metterli in regola? Tutti i dettagli

Parlando di stipendi, ci sono 3 livelli contrattuali: A, B e D. Il costo orario va da 8 euro per il livello A a circa 13 euro per il livello D. Questi importi possono variare a seconda dell’esperienza e della zona geografica. Oltre allo stipendio, la famiglia deve coprire altri costi obbligatori, come i permessi retribuiti, le ferie, la tredicesima mensilità e i contributi previdenziali INPS.

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Per assicurare un lavoro stabile e far stare bene i nostri cari, è essenziale mettere in regola le badanti – Galleriaborghese.it

Concentrandoci sui contributi, l’INPS ha pubblicato le tabelle aggiornate per il 2024. Se il lavoratore presta meno di 24 ore settimanali, i contributi variano in base a tre fasce salariali diverse. Se supera le 25 ore settimanali, il contributo rimane fisso per tutte le ore lavorate. Le tabelle fornite dal’INPS delineano chiaramente gli importi dei contributi da versare in base alla retribuzione oraria e all’eventuale applicazione di addizionali.

Per quanto riguarda i contributi senza addizionale, si osserva che per retribuzioni fino a €9,40 l’importo contributivo varia da €1,66 a €2,30, a seconda dell’applicazione o meno della quota CUAF. Per retribuzioni superiori a €11,45, l’importo oscilla tra €2,29 e €2,30. Nel caso di orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali, l’importo contributivo è stabilito a €6,06.

Per quanto riguarda i contributi con addizionale, per retribuzioni fino a €9,40, l’importo contributivo varia da €1,78 a €1,79. Per retribuzioni superiori a €11,45, l’importo oscilla tra €2,45 e €2,46. Anche in questo caso, per orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali, l’importo contributivo è di €6,06. Questi dati sono essenziali per comprendere i costi totali che una famiglia deve affrontare per mettere in regola una collaboratrice domestica.

È importante conoscere questi costi per evitare spiacevoli sorprese e per garantire una corretta gestione del rapporto di lavoro domestico. Essere informati sulle normative e sugli oneri finanziari è fondamentale per mantenere un rapporto lavorativo corretto e trasparente con la propria colf o badante.

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