La persistenza delle misure in pollici deriva da a una combinazione di fattori storici, culturali ed economici: ciò che non sapete.
Nonostante i vantaggi del sistema metrico, le misure in pollici persistono in diversi contesti, specialmente nei Paesi anglofoni come gli Stati Uniti e il Regno Unito. Il pollice, equivalente a circa 2,54 centimetri, è comunemente utilizzato per la misurazione di lunghezze, come ad esempio nella produzione di materiali da costruzione, nell’industria automobilistica e nell’ambito dell’informatica. Vi siete mai chiesti perché e chi lo ha inventato?
Il sistema metrico, basato su unità di misura come il metro, offre una base standardizzata per la misurazione delle lunghezze, dei pesi e delle quantità. La sua adozione su scala globale facilita la comunicazione e lo scambio di informazioni in un mondo sempre più interconnesso. Inoltre, la sua struttura decimale semplifica i calcoli e le conversioni, rendendolo particolarmente adatto per applicazioni scientifiche, industriali e commerciali.
La persistenza delle misure in pollici può essere attribuita a una combinazione di fattori storici, culturali ed economici. Nei Paesi in cui il sistema metrico non è adottato come standard ufficiale, le misure in pollici continuano a essere utilizzate per tradizione e convenienza. Inoltre, alcuni settori industriali hanno consolidato l’uso delle misure in pollici nel corso degli anni, rendendo difficile la transizione verso il sistema metrico.
Chi ha inventato il sistema in pollici per misurare i display?
Ti sei mai chiesto perché gli schermi si misurino in pollici e non in centimetri? Questa decisione, benché possa sembrare insolita, è radicata nelle origini dell’invenzione della televisione, il primo videoschermo elettronico del secolo scorso. La pratica di utilizzare i pollici come unità di misura per gli schermi, sebbene non corrisponda necessariamente alla lunghezza del nostro pollice, è diventata una convenzione consolidata nel corso degli anni.
Le origini risalgono agli anni ’20, quando due inventori, Joh Logie Baird in Scozia e Philo Farnsworth negli Stati Uniti, stavano entrambi sviluppando prototipi di televisori. Utilizzando il sistema imperiale britannico, basato su pollici, piedi e iarde, entrambi gli inventori hanno adottato l’uso dei pollici per esprimere le dimensioni dei loro schermi. Questa prassi è rimasta invariata nel tempo, anche con l’avanzare della tecnologia e l’introduzione di schermi sempre più sofisticati.
Una curiosità interessante è che la misura degli schermi non viene presa lungo il lato, bensì lungo la diagonale. Questo è un dettaglio importante da considerare quando si sceglie uno schermo per qualsiasi utilizzo. Per capire meglio le misure in pollici, è utile sapere che un pollice corrisponde a circa 2,54 centimetri nel sistema metrico decimale.
Questo significa che moltiplicando il numero di pollici per questo valore, si ottiene la lunghezza approssimativa dell’oggetto misurato. Anche se la tecnologia degli schermi è notevolmente progredita nel corso degli anni, la convenzione di utilizzare i pollici per esprimere le dimensioni degli schermi è rimasta salda.
