Charlotte Casiraghi, la tragedia sconvolge il Principato: “Aveva solo 4 anni”

Non tutti lo ricordano, ma Charlotte Casiraghi ha vissuto una tragedia quando aveva solo quattro anni, che l’ha davvero segnata.

Si tende a volte a pensare che i dolori avuti nel corso della propria infanzia possano essere più facili da metabolizzare perché il tempo aiuta a lenire le ferite. Questo non è però sempre vero, specialmente se questi scaturiscono dalla perdita di una persona cara. Si finisce infatti per abituarsi alla sua assenza, ma il confronto con i coetanei che non hanno vissuto la stessa situazione può accentuare il senso di amarezza, come se si fosse “diversi”.

Charlotte Casiraghi tragdia da bambina
Charlotte Casiraghi ha vissuto una grave tragedia da bambina – Foto ANSA – Galleriaborghese.it

Da queste situazioni non sono certamente immuni nemmeno i personaggi famosi o quelli di “sangue blu”, nonostante possano godere di tanti privilegi. Basti pensare a quello che è accaduto a Charlotte Casiraghi, la secondogenita di Carolina di Monaco e Stefano Casiraghi, quando lei aveva solo quattro anni.

Il dolore fortissimo vissuto da Charlotte Casiraghi

Oggi Charlotte Casiraghi è considerata una donna bellissima, oltre che una mamma felice, che ha ereditato gran parte del suo fascino da mamma Carolina di Monaco, come appare evidente da diversi suoi tratti somatici. Lo stile non le manca di certo, non a caso in passato sono stati diversi i marchi di moda che si sono affidati a lei.

Nella sua vita c’è però una tragedia che ha dovuto affrontare quando era solo una bambina e che l’ha inevitabilmente segnata. Il riferimento è alla perdita del papà, Stefano Casiraghi, morto il 3 ottobre 1990 quando aveva solo 30 anni dopo essere caduto dal catamarano Pinot di Pinot, lanciato a 180 chilometri l’ora nella gara del campionato mondiale offshore da Montecarlo a Saint-Jean-Cap-Ferrat-Nizza.

Lui era considerato davvero l’uomo in grado di regalare la felicità a Carolina, da cui ha avuto due figli, pur non essendo nobile. Lui, infatti, veniva da una famiglia di imprenditori comaschi, che aveva da sempre la passione per l’alta velocità, al punto tale da iniziare a gareggiare nella motonautica già nel 1984.

Charlotte Casiraghi tragdia da bambina
Carolina di Monaco e Stefano Casiraghi avevano formato una famiglia che faceva sognare – Foto | ANSA – Galleriaborghese.it

L’amore per la principessa era davvero fortissimo e appariva evidente anche a chi li osservava da lontano. Nonostante questo, lui non sembrava essere intenzionato a smettere: “Nulla mi potrà convincere ad abbandonare le gare. Mia moglie rispetta le mie idee, io rispetto le sue. Se dovesse mai accadere qualcosa, vorrà dire che doveva succedere” – aveva detto poco prima della scomparsa.

Eppure poco prima del dramma lui sembrava avere cambiato idea, come aveva confidato ad amici e parenti. Quella avrebbe dovuto essere la sua ultima gara, anche se il destino aveva pensato a qualcosa di diverso per lui.

E se non fosse stato un incidente?

La tragica fine di Stefano Casiraghi non ha segnato solo Charlotte Casiraghi, ma anche i suoi fratelli e tutto il Principato. Lui era davvero ben voluto da tutti i suoi familiari, come aveva sottolineato Stefano Brenna, tra i suoi migliori amici e fotografo ufficiale: “Il principe Ranieri lo trattava come un figlio”, aveva detto.

Negli ultimi anni si è però fatta strada l’idea che la sua morte non fosse da addebitare a una fatalità, ma a qualcosa di “studiato a tavolino”.

La ricostruzione effettuata dalla “Bild” avanza infatti la possibilità che la causa del decesso non sia la caduta, ma un colpo di pistola, a opera di persone che avevano interesse a eliminarlo. Lui, infatti, era diventato un personaggio scomodo per alcuni nomi importanti della malavita del Principato invischiati nel settore edilizio. La società che lui gestiva, la Engeco, sarebbe infatti arrivata a contendersi il controllo dei parcheggi sotterranei con questi criminali.

A sostegno della sua ipotesi il quotidiano tedesco mette in evidenza un dettaglio non da poco, relativo al modo il corpo era stato mostrato. Sulla testa sarebbe stata messa una fasciatura proprio per nascondere il foro generato dal proiettile. L’imprenditore aveva inoltre confidato a detta di alcuni di temere per la sua vita, come se sapesse di essere a rischio.

Almeno ufficialmente il caso è stato archiviato, ma i dubbi rimangono.

Impostazioni privacy