Casi irrisolti, oggi abbiamo molti strumenti in più per incastrare i colpevoli: ma ci sono dei rischi

Cercare di far luce sui casi irrisolti oggi è possibile, cambia tutto grazie alle tecniche odierne che fino a poco fa non esistevano 

Riaprire cold case e studiare nuovamente gli indizi che sono stati repertati all’epoca dei fatti, attraverso l’uso delle nuove tecniche forensi, analisi del DNA, Luminol e Stub, potrebbe far affiorare nuove evidenze per individuare colpevoli che ancora non hanno un nome.

Le nuove tecniche forensi hanno rivoluzionato le indagini
Le nuove tecniche forensi hanno rivoluzionato le indagini – galleriaborghese.it

Questo l’argomento di un dibattito che si è svolto in questi giorni ad Alba, a cui ha partecipato Luciano Garofalo, ex comandante del R.I.S. di Parma e il criminologo Biagio Carillo. “L’idea sarebbe – ha proposto Garofalo – di istituire una Task Force, composta da specialisti del settore forense.”

Solo dagli anni’90 infatti la tecnologia ha cominciato a rivoluzionare il modo di fare le indagini. “Penso ad esempio agli antropologi forensi, alla psicologia forense molto utile negli interrogatori”, spiega Carillo. “Quindi davvero l’equipe è fondamentale, soprattutto nei cold case è una possibilità davvero importante”.

Un esempio brillante dell’innovazione apportata alle indagini da queste nuove tecniche è il caso della strage di Novi Ligure del 2001, dove venne utilizzata per la prima volta la BPA, Blood Pattern Analisys, tecnica che consentì agli inquirenti di stabilire esattamente la dinamica degli omicidi, tramite lo studio della forma e della distribuzione delle macchie di sangue nella villetta.

Quali sono i rischi più gravi nell’ambito di un’indagine investigativa

Riguardo ai cold case però, non sempre è possibile giungere a una soluzione, anche tramite le nuove tecniche, poiché il rischio di inquinare inavvertitamente le prove, è sempre dietro l’angolo. Per questo – sottolinea Carillo – è necessario aggiornare continuamente le procedure delle nuove tecniche forensi, sia i soccorritori che spesso per primi giungono sul luogo di un incidente o di un crimine, sia le forze dell’ordine che devono delimitare l’area di indagine.

La BPA, blood pattern analysis è lo studio della forma delle macchie del sangue
La BPA, blood pattern analysis è lo studio della forma delle macchie del sangue – galleriaborghese.it

Nel nostro ordinamento normativo non è prevista l’individuazione del cosiddetto “Responsabile della scena del crimine”, ossia di una figura istituzionale che si faccia carico di conservare il più intatto possibile l’ambiente interessato da un delitto.

Per questa ragione è necessario che tutto il personale delle forze di polizia abbia una formazione essenziale, ma chiara, sui primi interventi sulla scienza del crimine, attuando un protocollo che eviti inquinamenti e distruzioni delle fonti di prova e che contemporaneamente tuteli l’incolumità degli operatori e del pubblico.

 

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