Carenza di vitamina D: ignorando questi sintomi metti in pericolo la tua salute

La carenza di vitamina D andrebbe sempre accertata e curata. Scopri quali sono i sintomi che non dovresti ignorare.

Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso della vitamina D. Questa, infatti, partecipa ai diversi processi metabolici interagendo con ogni cellula dell’organismo. Avere una carenza rappresenta quindi un campanello d’allarme che non andrebbe mai ignorato.

carenza di vitamina D
Potresti avere una carenza di vitamina D: controlla i sintomi (galleriaborghese.it)

Sebbene la vitamina D sia in parte autoprodotta (soprattutto con l’esposizione al sole) la si può infatti integrare con alcuni cibi o, quando è troppo carente, con appositi integratori che dovranno essere indicati dal medico curante. Ciò che conta, quindi, è accertarsi prima di tutto di non avere sintomi che ne indicano un drastico calo e qualora vi fossero agire di conseguenza.

Quali sono i sintomi da carenza di vitamina D

Se hai una carenza di vitamina D è probabile che sulle prime tu non te ne renda conto. Si tratta, però, di un problema che non andrebbe mai sottovaluto perché può causare danni nel lungo tempo.

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I segnali che indicano una carenza di vitamina D (galleriaborghese.it)

Andando a quelli che sono i sintomi solitamente più noti, ricordiamo:

  • Stanchezza perenne
  • Irritabilità
  • Frequenza nell’ammalarsi
  • Dolori alle ossa
  • Depressione
  • Psoriasi
  • Ipertensione
  • Debolezza muscolare
  • Dolore ai nervi

Questi sono ovviamente solo alcuni dei sintomi ai quali dovresti prestare attenzione. Ma che se presenti (soprattutto se ne hai più di tre) dovresti sicuramente effettuare un prelievo del sangue al fine di verificare i livelli di vitamina D. Qualora questa risultasse davvero carente potrai quindi agire in due modi. Il primo è quello di rivolgerti ad un nutrizionista per valutare insieme una dieta che sia in grado di aiutarti a ripristinare i livelli di vitamina D. In genere tra i cibi che la contengono di più ci sono l’olio di fegato di merluzzo, il tonno, il salmone, le uova, il burro e i formaggi grassi.

Qualora il dosaggio dovesse risultare estremamente basso il medico potrebbe invece suggerirti l’assunzione quotidiana di vitamina D da associare ad una corretta esposizione al sole. In questo modo potrai lavorare attivamente in modo da farla tornare ai giusti livelli e garantirti così un organismo sano, forte e in grado di svolgere al meglio i suoi compiti. Il tutto con un grande sollievo (nonché benessere) per ossa e articolazioni che ne troveranno un sicuro giovamento. In ogni caso è sempre sconsigliato il fai da te visto che la vitamina D se integrata deve essere sempre controllata con esami del sangue periodici e con il giusto dosaggio che andrà studiato di volta in volta dal medico.

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