Bruciore di stomaco, non sottovalutarlo: le malattie che può indicare questo disturbo

Può capitare di avere del bruciore di stomaco, ma in certi casi non devi ignorarlo: ecco che cosa potrebbe indicare in realtà. 

Quando il corpo ci manda dei segnali, soprattutto se questi sono persistenti, è bene non ignorarli. Il nostro organismo ci indica, attraverso una serie di sintomi, cosa ci potrebbe star accadendo, ma poi siamo noi a dover intervenire, facendoci controllare.

Bruciore di stomaco: cosa potrebbe indicare
Bruciore di stomaco: cosa potrebbe indicare Galleriaborghese.it

Chiaramente, non bisogna né ossessionarsi né farsi controllare per delle sciocchezze, ma è chiaro se un fastidio persiste, significa che qualcosa che non va nel corpo c’è, per cui non ci si può esimere, per il proprio bene, nell’approfondire ulteriormente. Uno dei fastidi più frequenti che un essere umano può avvertire, soprattutto dopo un pasto abbondante, è il bruciore di stomaco. Questo può presentarsi in modo intenso, magari un’ora dopo il pasto e può durare per qualche ora. In linea generale, si tratta di un fastidio che tende a scomparire da solo, ma a volte non è così e in quel caso, se persiste, sta ad indicare la presenza di altre malattie. Ecco di che cosa potrebbe trattarsi.

Bruciore di stomaco, perché non ignorarlo e cosa potresti avere

Quando il bruciore di stomaco persiste e diventa un fastidio cronico, allora è bene non ignorarlo ma approfondire le cause che lo scatenano. Di solito, un bruciore persistente può significare che si ha un reflusso gastroesofageo che di per sé non è una malattia. Tuttavia, quando il reflusso comincia a danneggiare la parete esofagea, diventa malattia da reflusso gastroesofageo.

Bruciore di stomaco: ecco che cosa potrebbe indicare in realtà
Bruciore di stomaco: ecco che cosa potrebbe indicare in realtà-Galleriaborghese.it

I sintomi di questa malattia sono bruciore di stomaco e sensazione di vomito, in genere dopo aver mangiato. Peggiora se si sta sdraiati o ci si piega in avanti. Il rigurgito dà proprio la sensazione di avere contenuto gastrico refluito in bocca o in gola.

Se i disturbi persistono, bisogna andare dal medico, soprattutto se si aggiungono tosse e raucedine. Un modo per poter trattare il reflusso gastroesofageo è ricorrere a una rivoluzione del proprio stile di vita. Ergo, ci si dovrà mettere a dieta, curare l’alimentazione, soprattutto se si è in sovrappeso o obesi, evitare di mangiare o bere due ore prima di addormentarsi.

Naturalmente, è importante anche evitare quei cibi che possono peggiorare il disturbo. Evitare assolutamente fumo e alcol. Nei casi più gravi, bisognerà trattare il problema con farmaci. Se il reflusso gastroesofageo non è diagnosticato in tempo, possono insorgere complicazioni. Possono infatti svilupparsi esofagiti e stenosi esofagee e in alcuni casi, anche tumori.

Gestione cookie