Un prezioso bonus per i giovani che può addirittura superare i 7.000 euro. Di cosa si tratta e come richiederlo
Non sono anni facili, in particolare per le nuove generazioni che stanno approcciando il mondo del lavoro. Le difficoltà nel trovare un’occupazione stabile e gli stipendi non adeguati al caro vita rappresentano ostacoli talvolta insormontabili che vanno a dilatare, e non di poco, i tempi di inattività. Ci sono poi giovani che, a fronte di questa situazione, decidono di dar vita ad un loro progetto, avviando un’attività.
Ma anche in questo caso ci si va a scontrare con costi talvolta esorbitanti e insostenibili. In tale contesto, dunque, è importantissimo l’ultimo bonus rivolto proprio ai più giovani e il cui importo annuale può ampiamente superare i 7.000 euro. Scopriamo di cosa si tratta, a chi nello specifico è rivolto e quali sono i requisiti per poterlo ottenere.
Bonus superiore a 7.000 euro l’anno per i giovani: i requisiti e come fare domanda
Il bonus in questione rientra nel contesto della PAC 2023-2027, finalizzata a concretizzare due obiettivi prioritari ovvero favorire il ricambio generazionale ed offrire un prezioso sostegno al reddito. Va da sé che l’aiuto del quale andiamo a parlare si potrà sommare anche ad altri benefici economici previsti in precedenza, creando un cumulo che consentirà ai giovani di raggiungere con minori difficoltà i propri sogni dal punto di vista lavorativo.
La novità in questione riguarda nello specifico i giovani imprenditori agricoli, ed è integrata nella Politica Agricola Comune contenente tutte le misure pensate per sostenerne il reddito con varie tipologie di aiuti. Quella maggiormente apprezzata è rappresentata senza ombra di dubbio dai pagamenti diretti, a cominciare dal titolo base, per proseguire con specifici contributi riguardanti vari tipi di allevamenti e colture.
Poi cui sono misure specifiche per i giovani agricoltori nel rispetto dei requisiti sia per quanto riguarda il titolo di studio posseduto che il tipo di attività avviato. La PAC 2023-2027 prevede l’erogazione di un contributo pari a 83,50 euro l’anno per ogni ettaro di terreno lavorato, fino ad un massimo di 90 ettari annui.
Fatti i dovuti calcoli si potranno dunque ottenere fino a 7.515 euro l’anno per cinque anni, previa presentazione della domanda presso gli enti pagatori, come ad esempio l’ufficio attivato dalla Regione con tale finalità oppure presso gli uffici territoriali Agea o i Centri di assistenza agricola.