Bonus gasolio, al via le domande: chi può fare richiesta

Come funziona il bonus gasolio 2024 e in che modo bisogna inviare la domanda per riceverlo? La guida con tutte le informazioni 

Poter abbattere i costi del carburante in un periodo nel quale benzina e diesel in particolare hanno prezzi letteralmente stellari è per molti diventata una vera e propria necessità. Basti pensare ai pendolari che quotidianamente devono percorrere decine di chilometri in auto, a chi utilizza i veicoli per lavoro e a tante altre categorie come gli autotrasportatori che coprono lunghe distanze a bordo di tir dall’alto consumo di carburante.

Bonus gasolio 2024, chi può inviare la domanda
Attivo il bonus gasolio per il primo trimestre del 2024, come funziona (galleriaborghese.it)

Fortunatamente esistono alcune specifiche agevolazioni per abbattere parte dei costi. Basti pensare alla Carta Dedicata a Te che comprende un importo una tantum da usare per fare benzina. E poi c’è un’altra agevolazione nota come bonus gasolio 2024, le cui domande sono già aperte. Scopriamo di che cosa si tratta.

Cos’è e come richiedere il bonus gasolio 2024

L’agevolazione in questione non comporta un’erogazione di denaro da spendere in carburante quanto piuttosto prevede un rimborso delle accise applicate su di esso. Ci troviamo di fronte ad una misura molto specifica sia per quanto riguarda la categoria degli interessati che il tipo di carburante impiegato, e che fa riferimento ad un preciso periodo di tempo ovvero il primo trimestre dell’anno.

bonus gasolio come rimborso o in compensazione
Il rimborso riguarda le accise sul gasolio commerciale (galleriborghese.it)

Questa forma di aiuto è infatti meglio nota come bonus autotrasporto o Benefici gasolio autotrazione primo trimestre e riguarda proprio il gasolio commerciale, consentendo di recuperare le accise versate su mille litri ovvero 214,18 euro. Non riguarda dunque la singola persona quanto piuttosto le imprese di trasporto aventi diritto (ovvero in possesso dei requisiti per l’agevolazione fiscale).

Queste avranno tempo fino al 30 aprile per presentare l’istanza volta a richiedere il rimborso. La presentazione può avvenire telematicamente mediante il Servizio Telematico Doganale o in alternativa in modalità cartacea. E a seconda del tipo di impresa andrà inviata a differenti uffici, per fare un esempio nel caso di imprese nazionali dovrà essere inoltrata all’Ufficio delle Dogane territorialmente competente rispetto alla sede aziendale.

L’impresa dovrà inoltre specificare se preferisce ricevere un rimborso diretto oppure utilizzare l’importo in compensazione. Nel secondo caso bisognerà compilare il modello F24 indicando il codice tributo 6740 per poi accedere, entro il 31 dicembre 2025, alla compensazione. Trascorsa questa data si potrà presentare entro il 30 giugno 2026 domanda di rimborso in denaro delle somme non usatein compensazione. Infine un ultimo dettaglio: anche le imprese che effettuano attività di trasporto di persone nell’ambito del servizio pubblico possono accedere al bonus.

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