La riforma Irpef porta bonus di 3700 euro ai pensionati. E tutta una serie di novità disponibili già da marzo e aprile. Famiglie più felici.
Già da gennaio 2024, grazie alla riforma fiscale con la revisione delle Aliquote Irpef, confermata e approvata definitivamente nel Consiglio dei ministri del 28 dicembre 2023, aveva portato aumenti rilevanti. Basti pensare ai quattro provvedimenti su adempimento collaborativo, contenzioso tributario, statuto del contribuente e il primo modulo della riforma Irpef che aveva ridotto gli scaglioni Irpef da quattro a tre.
Traduzione, il 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro, il 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro; 43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro. Ora lo step successivo, già effettivo da marzo, anche se per molti ma non ancora per tutti.
A marzo, infatti, proprio grazie alla riforma Irpef, le cifre sono state più alte, grazie all’eliminazione dell’aliquota al 25% e l’estensione dello scaglione al 23% per i redditi fino a 28 mila euro annui. Ma se i pagamenti di marzo sono stati già stanziati, testimonianza tangibile degli effetti della riforma Irpef con arretrati annessi, ad aprile ci saranno pensioni più ricche.
Pensionati, come si arriva al bonus di 3700 euro: tra agevolazioni e detrazioni fiscali
Innanzitutto una data da tenere in mente, il 2 aprile. Perché? Per un discorso di calendario, c’è di mezzo la Pasqua di fine marzo (e Pasquetta che quest’anno coincide con il Pesce d’Aprile) che fa slittare di pagamenti di un giorno. Saranno pagamenti superiori a quelli precedenti, per la felicità di molti pensionati, che potranno godere di ulteriori effetti della riforma.
Secondo le simulazioni del Messaggero, infatti per i redditi di 16 mila euro annui l’Irpef sarà di 3.680 euro (anziché 3.700 euro) con un risparmio di circa 1,67 euro al mese. Sempre per il Messaggero per il risparmio per i redditi di 18 mila euro annui: l’Irpef sarà di 4.140 euro anziché 4.200 euro, con un risparmio di circa 5 euro al mese.
Il bonus di 3700 euro (all’anno) per pensionati può derivare da diverse fonti: aggiornamenti delle pensioni già percepite, rivalutazioni legate all’inflazione, integrazioni per particolari condizioni di salute o situazioni di disagio economico, ma anche agevolazioni varie legate all’anzianità o alla tipologia di pensione. La riforma dell’Irpef ha già contemplato il pagamento degli arretrati che non sono stati erogati a gennaio e a febbraio: i pensionati che non li hanno ricevuti a marzo, li avranno ad aprile. Il 2 aprile, una data da ricordare.
