Bollette: le gonfiano tutte con un trucchetto, chiedi il ricalcolo e non ti fregano più

Non è infrequente ricevere bollette “stratosferiche” e la colpa non è solamente del rialzo dei prezzi, anzi, i fornitori spesso “fregano”.

Oggi la situazione bollette è a dir poco preoccupante: l’energia costa sempre più cara e famiglie e imprese sono in ginocchio. La situazione non sembra avrà risvolti in positivo a breve, e probabilmente nemmeno nel lungo periodo.

Truffa bollette gonfiate
Bollette, così le gonfiano – Galleriaborghese.it

Oltre al luce e gas, però, ci sono anche le bollette dell’acqua, e anche in questo caso molti utenti si sono visti arrivare conti altissimi.

Non farti fregare con le bollette, ecco cosa fanno i fornitori e come puoi tutelarti

A molti forse è già capitato di ricevere bollette dell’acqua troppo alte. Quando accade non bisogna farsi prendere dal panico perché abbiamo diversi modi per far valere i propri diritti.

come tutelarsi dalle bollette troppo alte
Anche il contatore dell’acqua va tenuto sotto controllo per evitare fregature – Galleriaborghese.it

Per prima cosa bisogna controllare se il consumo riportato in bolletta equivale a quello segnalato dal contatore. Nove volte su dieci, purtroppo, non è così.

ARERA (L’autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha contemplato da sempre norme che vanno a tutelare i consumatori e i cittadini, e dunque possiamo rifarci proprio a queste normative per difendere i nostri diritti.

Innanzitutto, per quanto riguarda l’emissione delle bollette dell’acqua:

  • il gestore dell’impianto idrico deve effettuare la lettura del contatore almeno 2 volte all’anno;
  • se il consumo medio all’anno supera i 3 mila metri cubi, la lettura deve essere fatta 3 volte all’anno;
  • il gestore ha l’obbligo di informare l’utente riguardo al giorno e alla fascia oraria in cui l’operatore effettuerà la lettura;
  • l’utente ha il diritto di fare un’autolettura del contatore.

In quest’ultimo caso, ovvero se è l’utente a fornire la lettura, il gestore è tenuto a prenderla in considerazione e a effettuare un controllo, e in caso di dati non corretti può rifiutare la lettura ricevuta. Ma se la rifiuta, deve spiegare al cliente il perché.

Se il gestore idrico nonostante l’autolettura del cliente emette una bolletta non corrispondente, il cliente ha il diritto di contestare la bolletta e chiedere il ricalcolo. Se il fornitore non risponde o non considera il reclamo, si ha diritto ad aprire un contenzioso.

Se il contatore non viene letto, né dal cliente né dal letturista, allora la bolletta che arriva è calcolata in base a consumi presunti, calcolati secondo le medie. Ma guarda caso strano, le letture presunte NON sono mai più basse, anzi risultano sempre più alte.

Ecco che conviene sempre controllare periodicamente i propri contatori, per evitare di finire in situazioni di conflitto col fornitore. Anche se esistono i mezzi per ottenere i risarcimenti, spesso si tratta di procedure noiose, impegnative, e lunghe nel tempo.

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